I migranti sono stati trasferiti in un terzo padiglione in attesa che si avviino i lavori di ripristino. Intanto e botta e risposta tra lega e il sindaco di Pozzallo
È tornata alla normalità la situazione all’hotspot di Pozzallo dopo l’incendio di due giorni fa.
Il padiglione centrale è fuori uso perché danneggiato dal rogo appiccato dai migranti ai materassi.
I migranti sono stati trasferiti in un terzo padiglione in attesa che si avviino i lavori di ripristino.
Attualmente sono utilizzati due padiglioni. “Il sindaco di Pozzallo farebbe bene a chiedere l’immediata chiusura dell’hotspot“, dice l’europarlamentare della Lega Francesca Donato.
“La chiusura e l’apertura dei centri di accoglienza dipendono esclusivamente dal governo nazionale, non dai sindaci. Salvini, quando era ministro degli Interni non ha chiuso l’hotspot di Pozzallo.
La Lega è al governo anche ora ed ha un sottosegretario agli Interni: nemmeno adesso riescono a chiudere le strutture di accoglienza. Pozzallo è sempre stata e sempre sarà una città accogliente. Lo spirito umanitario è il primo distintivo di una società civile e democratica”, replica il sindaco.