Una vittoria per i lavoratori (sanitari, ma non solo) in attesa di risposte sulla stabilizzazione dopo aver prestato servizio durante l'emergenza Covid.
Con il sì della Camera dei Deputati al “Decreto bollette”, arrivato lo scorso giovedì sera, il parlamento nazionale ha dato anche il suo via libera alla stabilizzazione dei tecnici e degli informatici della Sanità pubblica e ai “precari Covid“.
Una categoria rimasta finora fuori dalle stabilizzazioni avvenute in questi mesi, che hanno aperto il percorso di assunzione per chi ha prestato servizio nelle aziende sanitarie durante l’emergenza Covid-19. Non solo personale sanitario e socio-sanitario, ma anche amministrativi.
Anche i tecnici ingegneri e tecnici informatici, negli anni della pandemia, hanno prestato servizio in Asp, ospedali e hub vaccinali con contratti precari e per questo, il mese scorso, si sono uniti insieme con il personale amministrativo dell’emergenza Covid alle proteste che avevano come obiettivo quello di ottenere l’assunzione.
Precari Covid, la battaglia fino al sì della Camera
Dopo diverse settimane di agitazione, l’assessore Volo, che inizialmente aveva negato la possibilità di procedere alle stabilizzazioni, supportata da mezza maggioranza, tra cui Forza Italia, si era dovuta ricredere quando l’ok alle assunzioni è arrivato da Roma e, nello specifico, dal decreto Milleproroghe.
Dopo qualche esitazione e con il Governo nazionale che spingeva affinché il decreto trovasse applicazione anche in Sicilia, l’Assessorato alla Salute ha firmato un protocollo di intesa con i sindacati dei lavoratori che dovrebbe portare proprio alla stabilizzazione. Era rimasta solo una questione in sospeso: il Milleproroghe dava l’ok all’assunzione, oltre che del personale sanitario e sociosanitario, a quello amministrativo.
Una definizione che dal Governo di Renato Schifani è stata interpretata in modo restrittivo considerando esclusi, da questo bacino, i tecnici informatici e gli ingegneri che avevano, anche loro, prestato servizio durante l’emergenza. Nonostante le sollecitazioni dei sindacati per un’interpretazione più ampia del termine, l’Assessorato, però, era deciso a escludere questi oltre 2000 lavoratori e stabilizzare, quindi, solo il personale con ruolo amministrativo, finché non è intervenuta la Conferenza delle Regioni, che ha supportato la versione dei lavoratori.
L’intervento del Parlamento
“In riferimento alla stabilizzazione del personale amministrativo – così aveva fatto sapere la Conferenza – si ritiene che tale estensione riguardi anche il personale che ha prestato servizio per attività riconducibili ai profili del ruolo tecnico e professionale, in quanto il termine amministrativo appare impiegato in un’accezione non diretta a individuare il ruolo di inquadramento, ma tutte le figure professionali diverse da quelle sanitarie e socio sanitarie”.
Adesso interviene anche il Parlamento.
Un emendamento all’articolo 13 del Decreto Bollette, votato giovedì a Montecitorio, estende infatti la stabilizzazione ai tecnici e ai collaboratori professionali. Adesso, la palla, passerà al Senato. La proposta di modifica al testo del decreto è stata firmata dai deputati di Fratelli d’Italia Ciocchetti, Congedo, Ciancitto e Lancellotta. Intanto, i lavoratori esultano: “Siamo stati in prima linea – dicono dal Coordinamento regionale “Professionisti Emergenza Covid-19 Sicilia” – affrontando sfide senza precedenti e mettendo al servizio della comunità le nostre competenze e la nostra professionalità. Ogni giorno abbiamo lavorato duramente per garantire la sicurezza, la salute e il benessere di tutti. Ora, finalmente, vediamo i frutti del nostro impegno”.
Le richieste dei precari Covid
“Oggi – continuano – possiamo goderci questa notizia in attesa dell’approvazione anche in Sanato, ma dobbiamo anche essere consapevoli che la strada non finisce qui. Dobbiamo rimanere uniti e vigilanti per garantire che i provvedimenti presi siano effettivamente attuati e che i nostri diritti siano rispettati, e per questo chiediamo una celere applicazione del protocollo anche per i tecnici e i collaboratori professionali per il percorso di stabilizzazione; la corretta applicazione da parte di tutte le ASP del protocollo d’intesa; l’aggiornamento delle piante organiche per includere tutti; l’immediato reintegro di tutto il personale amministrativo, tecnico e professionale in attesa delle nuove piante organiche e delle procedure di stabilizzazione; Procedure di stabilizzazioni con selezione per titoli e colloquio, ossia le stesse prove selettive previste per reclutare il personale a tempo determinato”.
E concludono: “Siamo pronti a scendere in piazza ad oltranza qualora queste richieste verranno disattese”.