Sull'impugnativa del Governo Draghi della legge approvata dall'Ars sulle nuove norme per la stabilizzazione dei precari. Per l'assessore all'Economia riguarda "alcuni profili meramente formali e residuali"
“Nel rispetto del principio di leale collaborazione, a breve riprenderemo il confronto, già avviato nei giorni scorsi, con il ministro degli Affari regionali Maria Stella Gelmini per superare l’impugnativa del Consiglio dei ministri”.
Lo ha detto il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia Gaetano Armao riferendosi al fatto che il Governo Draghi, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini (Fi), ha deliberato due giorni fa di impugnare la legge della Regione siciliana numero 33 del 28 dicembre 2020 che contiene “Modifiche di norme in materia di stabilizzazione del personale precario” variando il bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022.
Secondo il Consiglio dei ministri la decisione di impugnare la legge è stata presa “in quanto le disposizioni si pongono in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio e conseguentemente dell’articolo 81 della Costituzione”.
Secondo Armao, però, l’impugnativa riguarda “alcuni profili meramente formali e residuali”
e “con il ministero dell’Economia e il ministro degli Affari regionali sono già stati superati quasi tutti i rilievi”.
“Tanto che lo stesso Ministero dell’Economia – si legge in una nota diffusa ieri a tarda sera dalla Regione Siciliana – ha ritenuto ampiamente dimostrata la sussistenza delle coperture contenute nella manovra”.
“Rimane solo – ha sottolineato Armao – una presunta questione sul profilo dell’annualità sulla quale il ministero ha insistito, nonostante la sussistenza di identici precedenti, risalenti al 2015 e in particolare alla legge 31, che non portarono all’impugnativa. In ogni caso valutazioni più puntuali potranno essere operate solo quando si conosceranno in dettaglio i motivi dell’impugnativa”.