Milano, 10 set. (askanews) – La Fondazione Masi ha annunciato i vincitori della 44esima edizione del Premio Masi, riconoscimento istituito nel 1981 per celebrare personalità nazionali e internazionali rappresentative di civiltà e cultura. La cerimonia è in programma venerdì 24 ottobre 2025 in Valpolicella: firma della Botte di Amarone nelle storiche Cantine Masi e premiazione a Monteleone21 a Gargagnago di Valpolicella (Verona).
Il Premio Civiltà Veneta 2025 va ad Alberto Bombassei, Fabrizio Plessi e Federica Manzon. Bombassei, imprenditore vicentino, è premiato per il contributo all’eccellenza industriale e all’innovazione tecnica, con attenzione alla ricerca e alla formazione anche attraverso il Parco Scientifico e Tecnologico Kilometro Rosso. Plessi, reggiano di nascita e veneziano d’adozione, è riconosciuto per l’opera che coniuga tradizione artistica e linguaggi tecnologici, segnando un percorso pionieristico nella videoarte e nelle videoinstallazioni. Manzon, scrittrice triestina, è indicata per la capacità di indagare nelle sue opere le tensioni tra identità, appartenenza e memoria, con Trieste spesso evocata come simbolo di confine.
Il Premio Internazionale Civiltà del Vino è conferito al genetista svizzero José Vouillamoz per il lavoro ampelografico sull’autoctonia e per la divulgazione scientifica. Coautore del volume di riferimento mondiale “Wine Grapes”, ha intrecciato metodi biotecnologici e patrimonio culturale della vite, contribuendo alla conoscenza delle origini dei vitigni. Il Grosso D’Oro Veneziano è assegnato al politologo francese Gilles Kepel per l’impegno nel promuovere la comprensione tra culture e civiltà, per l’analisi dei fenomeni che minacciano la coesione sociale e per aver messo la conoscenza a servizio del dialogo.
Il tema dell’edizione 2025, “Progresso e conflitti: paradossi del presente”, mette in rilievo la contraddizione tra straordinarie accelerazioni tecnologiche e crisi globali, disuguaglianze e guerre. “Viviamo un’epoca di straordinario potenziale ma anche di grandi contraddizioni” afferma Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Fondazione Masi, sottolineando che “con il Premio Masi vogliamo dare spazio a figure che ci aiutino a leggere questa complessità, trasformando il sapere in responsabilità e la conoscenza in strumento di dialogo e coesione”. “Nel contrasto tra innovazione e conflitto, la cultura è di orientamento” dichiara Sandro Boscaini, vicepresidente della Fondazione Masi e presidente di Masi Agricola, indicando che “il vero progresso è quello che si mette al servizio dell’uomo e della sua dignità”. “I vincitori di questa edizione offrono letture profonde della realtà e modelli concreti di azione” precisa Marco Vigevani, segretario generale della Fondazione Masi, che mette l’accento sul ruolo di Kepel nel promuovere il dialogo tra culture del Mediterraneo.
Le sezioni del Premio mantengono la loro fisionomia originaria. Il Premio Masi Civiltà Veneta riconosce personalità venete per nascita, famiglia o adozione che, nei campi della letteratura, dell’arte, del giornalismo, della scienza, dello spettacolo e dell’economia, hanno valorizzato le capacità della gente veneta, erede della millenaria civiltà della Serenissima. Il Premio Internazionale Civiltà del Vino è dedicato al mondo della vitivinicoltura e premia chi ha contribuito a esaltare la cultura della vite e del vino a livello globale. Il Premio Internazionale Grosso D’Oro Veneziano è rivolto a personalità che diffondono un messaggio di cultura nel mondo, favorendo comprensione tra i popoli, solidarietà, progresso civile e pace.
Il 24 ottobre, dopo la firma sulla Botte di Amarone, simbolo del Premio, la cerimonia a Monteleone21 sarà accompagnata da un momento di confronto con i premiati, moderato dal giornalista Alessandro Milan.

