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Presentato all’Ars ddl sul ruolo regionale degli Asacom, Safina (Pd): “Inclusione diritto costituzionale”

Presentato all’Ars ddl sul ruolo regionale degli Asacom, Safina (Pd): “Inclusione diritto costituzionale”
Dario Safina Pd Sicilia

Safina spiega che con il ddl “vogliamo porre fine ai ritardi e alle interruzioni che ogni anno, all’avvio dell’anno scolastico, penalizzano centinaia di studenti e famiglie”

“La scuola dell’inclusione non può dipendere dai ritardi della burocrazia o dai bilanci dei Comuni. Gli alunni con disabilità hanno diritto a un’assistenza stabile, continua e qualificata”. A dirlo è il deputato regionale siciliano del Partito democratico, Dario Safina, annunciando il deposito del disegno di legge per l’istituzione del ruolo regionale degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione personale (Asacom).

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Safina: “Ecco gli obiettivi di questo disegno di legge”

“Con questo provvedimento – spiega Safina primo firmatario del ddl – vogliamo porre fine ai ritardi e alle interruzioni che ogni anno, all’avvio dell’anno scolastico, penalizzano centinaia di studenti e famiglie. L’inclusione non può essere un lusso né un favore: è un diritto costituzionale. La Regione deve farsene carico in modo diretto e continuativo”.

Il disegno di legge, presentato con il sostegno della deputata nazionale Giovanna Iacono, della parlamentare regionale Valentina Chinnici e dell’intero gruppo Pd all’Assemblea regionale siciliana, prevede la creazione di un ruolo regionale Asacom all’assessorato della Famiglia, con personale reclutato e assegnato agli Enti locali secondo “criteri condivisi e trasparenti“. L’obiettivo è duplice: assicurare la piena continuità del servizio agli studenti e garantire stabilità lavorativa agli assistenti, “oggi costretti in un sistema frammentato e precario”.

“Questo disegno di legge – conclude Safina – restituisce certezza e dignità a chi lavora ogni giorno accanto ai nostri studenti più fragili. Significa una scuola più giusta, più umana, più efficiente. È un atto di responsabilità verso i ragazzi e le loro famiglie, ma anche verso gli assistenti che da anni garantiscono il servizio in condizioni di precarietà inaccettabili”.