ROMA – Italia e Sicilia crescono sul fronte turistico, ma bisogna fare di più favorendo la destagionalizzazione dei flussi e puntando su un’offerta sempre più diversificata e accattivante, sia per gli italiani che gli stranieri. È questa la ricetta vincente secondo la ministra del Turismo Daniela Santanché, che nei giorni scorsi da Ragalna, in provincia di Catania, ha fatto il punto sullo stato di salute del settore, con un occhio di riguardo rivolto al Sud e alla Sicilia in particolare.
“Nonostante i gufi e le cornacchie – ha affermato la rappresentante del Governo nazionale – il turismo in Italia sta andando molto bene. A ottobre metteremo per un altro anno il segno più, a consuntivo dei dati. La Sicilia sta andando benissimo, non solo nei mesi estivi ma anche nei mesi cosiddetti ‘spalla’, come aprile e maggio in cui siamo oltre il 45 per cento in più rispetto ai dati del 2024 e del 2023. Abbiamo un’affluenza di stranieri in Sicilia che è del 51 per cento e del 49 per cento di italiani. Si può fare di più? Certo, bisogna lavorare per sostenere le imprese e i lavoratori del settore. Stiamo cercando anche attraverso i soldi del Pnrr e quelli del ministero del Turismo di creare ricchezza…

