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La Sicilia che spende: aumentano i prestiti, anche quelli per pagare le vacanze

La Sicilia che spende: aumentano i prestiti, anche quelli per pagare le vacanze
Banche – sportelli – prestiti – Imagoeconomica

L’accesso al credito diventa più facile ma i numeri siciliani e nazionali invitano a riflettere sugli effetti del nuovo modello di consumo che si sta imponendo.

In Sicilia, il ricorso al credito da parte delle famiglie è in crescita: secondo l’ultima analisi della FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani -, tra marzo 2023 e marzo 2025 l’importo totale dei prestiti è aumentato di oltre 308 milioni di euro, passando da 31,56 a 31,87 miliardi di euro (+1%). Un dato superiore alla media nazionale, che si è fermata a un +0,4% nello stesso periodo.

Prestiti alle famiglie, i dati della Sicilia

Catania si conferma la provincia più dinamica, con un incremento del 3% e oltre 230 milioni di euro in più nel giro di due anni. Anche Palermo, Trapani e Ragusa registrano dati positivi, con una crescita dell’1% e dell’1,2%. La situazione è invece più critica ad Agrigento, dove i prestiti sono calati del 3,2%; seguono Caltanissetta (−1,9%) ed Enna (−1,5%).

Vacanze a credito, una tendenza in crescita in Italia

Questo quadro regionale si inserisce in una tendenza più ampia che riguarda l’intero Paese. Il ricorso al credito al consumo è in crescita, soprattutto per finanziare le vacanze. Secondo un’analisi condotta da Facile.it e Prestiti.it, nei primi tre mesi del 2025 in Italia sono stati richiesti oltre 100 milioni di euro in prestiti personali destinati esclusivamente a viaggi e vacanze. Si tratta di un aumento del 18% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Da osservare con attenzione il profilo dei richiedenti: quasi una domanda su tre proviene da giovani sotto i 30 anni, a conferma del fatto che le nuove generazioni utilizzano sempre più frequentemente il credito per vivere esperienze di viaggio. L’età media dei richiedenti è di 37 anni, ben più bassa rispetto a quella rilevata per altre tipologie di prestito. Anche le differenze di genere sono marcate: il 72% delle richieste arriva da uomini, che domandano in media 5.909 euro, il 13% in più rispetto alle donne.

Le abitudini che cambiano

Alla base di questo fenomeno ci sono diverse motivazioni. Da un lato, spiegano Facile.it e Prestito.it, il calo del Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG), sceso dal 10,5% al 10,17% nell’arco di un anno, rende il credito più accessibile. Dall’altro, si osserva un cambiamento nelle abitudini dei consumatori, sempre più orientati verso le esperienze piuttosto che i beni materiali. Le vacanze vengono vissute come un investimento sul proprio benessere, un’occasione per rilassarsi e scoprire nuovi luoghi.

Questo tipo di prestito non è privo di rischi. Anche se i tassi sono più convenienti, le rate possono durare anni e accumularsi insieme ad altri impegni economici, soprattutto se non si ha una piena consapevolezza delle proprie condizioni finanziarie. Il rischio di sovraindebitamento è reale, soprattutto per chi affronta spese non essenziali senza una pianificazione adeguata.

La crescita dei prestiti in Sicilia riflette un contesto nazionale in cui l’accesso al credito è più facile e diffuso, ma anche più rischioso. Se da un lato questa tendenza può essere letta come un segnale di fiducia o di desiderio di normalità dopo anni incerti, dall’altro rivela una fragilità economica diffusa. Le famiglie comunque faticano a risparmiare. Il fatto che una parte crescente di consumatori scelga comunque di partire indebitandosi pone interrogativi urgenti sulla sostenibilità di questo modello di consumo.

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