Il presito d’onore per studenti universitari, introdotto con relativa normativa nel 2010, fino a ora ha funzionato male e ora l’esecutivo sta tentando di rilanciarlo. La novità è contenuta nel Decreto Sport e prevede che sia introdotta una garanzia dello Stato sul 70% della parte capitale erogata.
Di cosa si tratta? Trattasi di un prestito destinato agli studenti più meritevoli che dovrebbe servire a finanziare gli studi (il master) come avviene con successo nei college negli Stati Uniti.
Ci sono realtà bancarie che si attengono strettamente a quanto previsto dal Fondo Studio, altre, invece, che agiscono in autonomia (come Unicredit che finanzia solo gli studenti che frequentano un Ateneo in convenzione). In quasi tutti i casi, non avendo lo studente un passato creditizio, si verifica solo che non sia iscritto nel registro dei cattivi pagatori.
Fino a oggi il prestito d’onore agli studenti ha rappresentato un’operazione rischiosa, visto che l’unica garanzia che l’istituto di credito richiedeva era, appunto, il merito dello studente (essere in regola con gli esami e non essere fuori corso). Il finanziamento agli studenti, inoltre, oltre ad avere una durata più lunga, offre agli studenti anche condizioni maggiormente favorevoli: il prestito, infatti, deve accompagnare il giovane fino all’inizio dell’attività lavorativa.
Solitamente, poi, il rimborso non inizia al termine degli studi, ma si concede al giovane un periodo di tempo (che può andare dai 12 ai 30 mesi) che permette di trovare un lavoro prima di iniziare a restituire il prestito. Da quello che emerge dai dati, in ogni caso, sembra che dare fiducia agli studenti meritevoli paga visto che la maggior parte di chi ottiene il finanziamento lo restituisce in modo regolare e senza il bisogno che l’istituto di credito debba attingere dal Fondo Studenti.
Si tratta, solitamente, di un finanziamento a tasso agevolato che consente allo studente di avere una liquidità che gli permette di affrontare con serenità il percorso di studi universitari. Si tratta, quindi, di un finanziamento personale che non richiede garanzie di terzi (come ad esempio i genitori). In questo modo il giovane investe nella propria istruzione per recuperare quanto speso una volta terminati gli studi (un lavoro maggiormente remunerato o più facilità nel trovare un impiego).
In Italia, anche se lo studio universitario è accessibile a tutti grazie a costi piuttosto contenuti e grazie anche a incentivi statali, c’è da dire che molti master hanno un costo abbastanza importante, ma di contro offrono anche opportunità lavorative interessanti. Nel nostro Paese, di conseguenza, il prestito d’onore solitamente è richiesto quando il giovane studente voglia partecipare a un corso costoso che, però, gli potrà garantire un futuro più roseo.
Come viene concesso il prestito d’onore agli studenti? Solitamente è erogato come linea di credito sul conto corrente del giovane e può essere liquidato o in un’unica soluzione o in diverse tranche. La restituzione del prestito, poi, inizia quando il giovane ha terminato gli studi e ha trovato un lavoro (solitamente durante il periodo di pausa non maturano ulteriori interessi).
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