Eletto il Capo del Vaticano
Prèvost o Prevòst, è sempre Leone quattordicesimo, che ha origini franco-italiane-spagnole, ma è nato negli Stati Uniti. In americano l’accento è sulla prima sillaba del suo cognome, mentre in francese è sulla seconda.
Consentitemi un lapidario ricordo di sessant’anni fa quando in un’altra attività vendevo quegli enormi proiettori cinematografici di pellicole. Ebbene, la marca era Prevost.
Al di là di questa amenità, vogliamo subito evidenziare come il Papa sia stato eletto rapidamente in quanto, a nostro modesto avviso, egli era stato già designato da Papa Bergoglio, il quale, avendo nominato ben centootto cardinali sui centotrentatre votanti, si può supporre che abbia anche designato il suo successore.
Vedremo nei prossimi cento giorni e nei mesi successivi quale sarà la linea di politica-religiosa e di politica tout court del nuovo Papa, la quale, confrontata con quella di Francesco, ci dirà se la nostra supposizione sia giusta o sbagliata.
Un fatto che i mass media di tutti i tipi non hanno messo ben in evidenza è che Leone quattordicesimo è un capo di Stato, oltre che il capo della religione cattolica mondiale. Un capo di Stato che agisce come tutti gli altri, con i suoi ambasciatori nel mondo, denominati nunzi apostolici, e con gli ambasciatori di circa centosettanta/centoottanta Stati che dimorano a Roma, possibilmente vicino al minuscolo Stato del Vaticano.
Questo è uno Stato a tutti gli effetti, con i suoi dicasteri, fra cui quello del Tesoro, con la sua banca, cioè lo Ior, (Istituto per le opere di religione), con i suoi bilanci finanziari e poliennali e con tutte le strutture burocratiche cui vengono preposti i vari uomini di stato che normalmente sono vescovi, arcivescovi, cardinali o anche preti di fresca nomina.
Lo Stato del Vaticano ha un suo ufficio stampa e una sua televisione, Tv2000, diretta da Vincenzo Morgante, un siciliano doc.
La descrizione che precede serve a far comprendere che nella gestione politica, amministrativa, burocratica e finanziaria di un minuscolo Stato – che è però patrimonialmente uno dei più ricchi del mondo – la religione non c’entra per niente perché esso deve funzionare in base a un modello organizzativo preciso.
Molti “veggenti” hanno tentato di capire quale sarà il binario su cui Leone quattordicesimo vorrà fare viaggiare il suo treno. Riteniamo che sia troppo presto per dirlo perché abbiamo scarsissime informazioni sui suoi precedenti, ma ribadiamo il convincimento che questo treno non sarà molto diverso da quello del suo predecessore e mentore, soprattutto per quelle questioni tabù che costituiscono muri di cemento difesi a oltranza dall’ala conservatrice della Curia romana e non solo, perché i vertici conservatori sono diffusi in tutto il mondo.
Una linfa nuova però esiste già ed è portata da tutti quei cardinali sessantenni che hanno una mentalità più evoluta e guardano con realismo al futuro, ove non c’è più posto per certe visioni obsolete dei rapporti fra le persone. Peraltro, il Vaticano ha il problema dello svuotamento delle chiese, per cui è necessario un adeguamento alla realtà odierna e a quella di domani se vuole evitare la continua perdita di cittadini/e praticanti.
Nel mare magnum di informazioni che vi è stato in queste ultime settimane, sia per il decesso di Francesco che per l’elezione di Leone, è difficile trovare qualche nuovo argomento al riguardo se non tentando di decifrare dettagli che emergono quasi in modo insignificante. Per esempio, il tono della voce del Papa, le sue accentuazioni e sottolineature di alcune parole e di alcuni fatti che sottintendono anche un aspetto emotivo di “Robert”.
Si dice di lui che sia molto riflessivo e grande ragionatore, equilibrato, quindi ci si aspetta un’azione ferma, ma bilanciata sul piano della sua evidenza comunicativa; ci si aspetta maggiormente una sua azione per intervenire sui leader del mondo, in modo da ottenere la rapida chiusura delle due guerre, quella europea e quella del Medio Oriente, perché ci riguardano direttamente, fermo restando che nel mondo ce ne sono altre cinquantaquattro aperte di cui non si vede la fine.
Auguri a Papa Leone.