L’ultima indagine SosTariffe.it svela come ora gli operatori puntino tutto, o quasi, sul traffico dati. I pacchetti dell’estate 2019 più cari in media del 35% ma più generosi di Gb e sms
ROMA – È passato circa un anno dal debutto di Iliad in Italia. La compagnia francese aveva innescato un’aspra battaglia all’ultimo cliente tra gli operatori già attivi sul mercato della telefonia mobile, con continue offerte al ribasso per fronteggiare i prezzi mini del nuovo provider, a beneficio dei consumatori.
Diversi mesi dopo, “l’effetto Iliad” sembra ormai archiviato. I prezzi dei pacchetti tornano a salire, anche se, nel frattempo, le offerte si sono arricchite di più minuti di conversazione, ma anche di una valanga di sms e GB. Le compagnie ora puntano soprattutto sul traffico dati per ‘sedurre’ i nuovi clienti. A fare il punto della situazione è l’ultima indagine SosTariffe.it, che ha passato in rassegna le tariffe ricaricabili degli operatori tradizionali e virtuali proposte durante l’estate 2019.
I prezzi dunque tornano ora a salire, ma le offerte ricaricabili, metabolizzata la novità Iliad, sono ora più ricchi e vantaggiosi, soprattutto in termini di traffico dati, e in grado di fronteggiare anche le esigenze dei consumatori iperconnessi.
Se in media dunque a luglio 2018 una tariffa ricaricabile comprensiva di chiamate, traffico dati e messaggi (comprese le principali tariffe win back) costava solo 9,11 euro, ora si aggira intorno ai 14,04 euro (54,10% in più). Però, anche i pacchetti si sono arricchiti. Ora, per vincere la concorrenza, meno spietata di un anno fa, si punta soprattutto sul traffico dati. Sono cresciuti i minuti compresi nell’offerta media che da 2232 sono saliti a 2851 (circa il 27,7% più), e anche gli sms, da 1190 a 1648 (pari al 38,5% in più).
La dotazione in assoluto più generosa delle attuali offerte, è quella relativa al traffico dati, più che raddoppiato rispetto a un anno fa. Le compagnie puntano tutto sulla connettività. Si è passati infatti da 19 gigabyte mensili inclusi ai 48,47 gigabyte compresi ogni mese (circa il 150,5% in più).
Se oltre ai provider tradizionali (MNO) teniamo conto anche degli operatori virtuali, i MVNO (Mobile Virtual Network Operator), i provider cioè che non dispongono di un’infrastruttura di rete propria, come Kena mobile ad esempio, che si “appoggia” sulla rete TIM e PosteMobile che sfrutta la rete Wind Tre, ci accorgiamo invece che nel complesso i prezzi medi stanno salendo di poco, e tutto sommato le offerte sono ancora molto competitive. Rispetto a luglio 2018, quando il costo medio di un pacchetto si aggirava intorno agli 8,71 euro, questo mese le offerte ricaricabili in media hanno un costo di 11,77 euro. Dunque si registra un aumento del 35,10%.
Anche in questo caso i pacchetti si sono arricchiti di minuti di conversazione, che da 1765 sono saliti a 2424 (pari al 37,4% in più). Ma gli utenti possono fare il pieno soprattutto di messaggi: gli sms sono più che raddoppiati, passando dagli 890 del luglio 2018, ai 1892 di oggi (il 112,6% in più).
Le compagnie da un lato “coprono” di messaggi i clienti, dall’altro tentano di invogliarli con i GB. Il traffico dati compreso nei pacchetti è lievitato, complice anche l’effetto Iliad. Oggi gli operatori mirano a sedurre i nuovi clienti con un’offerta internet mobile quasi illimitata, in grado di coprire anche il fabbisogno dei consumatori più esigenti e sempre connessi. Se solo un anno fa i pacchetti medi comprendevano 14,14 giga mensili, ora le offerte viaggiano intorno ai 39, 13 gigabyte per ogni mese (la bellezza del 176,8% in più).