Definito percorso che porterà a selezione del candidato Presidente. Regionali, Musumeci non molla: “55% di Fi appoggia mia ricandidatura

PALERMO – Una campagna elettorale che non si concede pause quella che sta accompagnando la Sicilia all’appuntamento delle amministrative del 12 giugno e delle Regionali di novembre. Una campagna senza esclusioni di colpi che ancora non riesce ad uscire dal limbo delle polemiche. Eppure, sarebbe anche il momento di guardare ai contenuti, alla concretezza.

Ieri, il presidente della Regione Nello Musumeci, è intervenuto sui finti manifesti elettorali contro Forza Italia e la Dc nuova di Cuffaro: “La Sicilia – ha spiegato – è rimasta la regione più democristiana d’Italia e lo dico nel senso più nobile del termine, coniugando la cultura democratica e quella cristiana. Il che non impedisce alle forze politiche di una certa sinistra di avvelenare i pozzi. In Sicilia quando non si ha un argomento serio si rispolvera il professionismo dell’antimafia che porta poi a rapporti pericolosi”.

Sulle frizioni interne al centrodestra che riguardano la sua ricandidatura alle Regionali d’autunno, Musumeci si appella al senso della responsabilità: “Il tema è di carattere nazionale e credo che la Sicilia sia solo un pretesto. Penso che Giorgia Meloni abbia suscitato e stia suscitando qualche gelosia e questo è un errore. Se si comincia a essere gelosi solo perché la forza alleata arriva al primo posto in Italia…, dimentichiamo che il problema è il centrosinistra e non l’alleato. Un po’ di responsabilità in più alla vigilia di appuntamenti elettorali importanti non guasterebbe”.

“Io mi occupo di aprire cantieri e investire per il bene dei siciliani, non di polemiche sterili. Quelle le lascio al coordinatore di mezza Forza Italia, visto e considerato che il 55% del partito appoggia la mia ricandidatura”, conclude Musumeci.

Smentite le voci di un ingresso nella Lega di Dino Giarrusso

A proposito di centrodestra, Nino Minardo, coordinatore regionale della Lega in Sicilia, ha smentito categoricamente voci di un possibile ingresso nel Carroccio dell’ex Iena, Dino Giarrusso, che nei giorni scorsi ha detto addio al Movimento Cinque Stelle. “Non c’è nessun riscontro reale in questo momento. Se si aprirà un’eventuale interlocuzione valuteremo e ne parleremo. Perché dobbiamo affrontare adesso una discussione su un tema che non c’è?”, taglia corto, precisando, però, che “non giudico le persone a prescindere, non lo si dovrebbe fare mai”. Insomma nessuna preclusione ideologica. Anche perché con l’europarlamentare i rapporti sono consolidati. “Io conosco Giarrusso, ci parlo da sempre, con lui parliamo di Sicilia, ma non si è mai discusso di adesione alla Lega”, sottolinea.

Il centrosinistra, invece, è impegnato sul fronte delle primarie: ieri si è riunito il tavolo tecnico incaricato di redigere il regolamento per la selezione del candidato alla Presidenza della Regione siciliana per la coalizione progressista e del M5s.

Il tavolo ha completato il proprio lavoro trovando una sintesi sulla formulazione definitiva del regolamento che individua, tra le altre cose, la possibilità di presentare le candidature in un termine ricompreso tra il 23 e il 28 giugno e la data del 23 luglio per la votazione finale.

Le primarie del Centrosinistra si terranno in via telematica

Il regolamento introduce un’innovazione tecnica importante per le operazioni di voto, che si terranno in via telematica, con la possibilità per gli elettori di registrarsi e scegliere se votare direttamente sulla piattaforma selezionata o al gazebo, ma sempre in modalità elettronica. Infatti, anche la costituzione di 30 gazebo su tutto il territorio della regione che consentiranno agli elettori di poter votare, sempre in forma telematica, tramite un sistema elettronico presente all’interno del gazebo. “Con la volontà di creare un confronto ampio e trasparente – si legge in una nota -, il regolamento ha previsto l’organizzazione di incontri tematici in diverse città per dare modo ai cittadini di conoscere le posizioni dei candidati sulle tematiche di maggiore rilevanza per il governo dell’isola”.