“Il primo maggio è la festa dei lavoratori e mentre al Nord riaprono le fabbriche, i motori principali dell’economia del Meridione, turismo e ristorazione, restano nella grande incertezza”. Così gli imprenditori palermitani del settore hanno annunciato l’iniziativa di solidarietà per cucinare duemila pasti per le famiglie in difficoltà del centro storico.
“Una grande azione solidale – hanno sottolineato gli
aderenti al progetto – per far sentire la voce di un territorio già fragile che
chiede di essere sostenuto. Per questo nel giorno della Festa dei lavoratori
apriranno le cucine proprio nel centro storico di Palermo, dove turismo e ristorazione
sono più duramente colpiti”.
“Il centro storico del capoluogo siciliano – hanno aggiunto –
da pochi anni sta cercando di risollevarsi economicamente sulle proprie gambe,
gambe fatte di investimenti economici e di scelte politiche operate in questa
prospettiva dalle istituzioni e soprattutto da tanti privati che danno lavoro a
molti palermitani”.
L’iniziativa è stata organizzata dalla Prima Circoscrizione,
da Sos Ballarò e da Kala Onlus in collaborazione con Kalsa Solidale e Ubuntu.
Un contributo di duemila euro è stato ricavato dalla raccolta fondi “Un banco
del sorriso a Ballarò”, la campagna lanciata subito dopo il lockdown per
avviare azioni di supporto alimentare alle famiglie in difficoltà. Le attività
commerciali fin qui coinvolte sono: Fabrica 102, Moltivolti, Ballarak,
Santamarina, Il Vicolo, Balata, Bisso Bistrot, Le Freschette Biobistrot, Porta
Sant’Agata, Quattro Mani, Osteria Mangia e Bevi, Cotti in Fragranza.