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Principi matematici della filosofia naturale

Principi matematici della filosofia naturale
Aeronautica spaziale

Isaac Newton, 1687

Dopo Keplero, Copernico e Galileo, Isaac Newton, condensando le conoscenze dei tre scienziati, pubblicò nel 1687 Philosophiae Naturalis Principia Mathematica, cioè I principi matematici della filosofia naturale. Egli osservò che: “Questo mondo mai potè nascere senza l’assoluta e libera volontà di Dio”.
Newton condensò le sue conoscenze in un testo di alcune centinaia di pagine, che sono diventate una pietra miliare dell’umanità e hanno aumentato fortemente sia le conoscenze di carattere generale che quelle sulla matematica.
Ricordiamo che questa scienza è alla base di tantissime altre scienze e anche della musica, che, com’è a tutti noto, viene indicata nella partitura e negli spartiti con tempi precisi, che hanno, appunto, come base la matematica.
Keplero chiarì, senza ombra di qualunque dubbio, che il Sole è al centro delle orbite dei Pianeti, i quali gli girano attorno e ricevono un calore enorme, che poi può essere trasformato in energia da utilizzare.

Peraltro, com’è noto, tale calore è eccessivo perché supera i cinquemila gradi e non sarebbe sopportabile per le specie viventi sulla Terra se non ci fosse uno strato protettivo che è proprio l’atmosfera. Essa permette, da una parte, di ridurre il calore entrante e, dall’altra, di ridurre il calore uscente, permettendo così la vita sul Pianeta. Cosicché le temperature sulla Terra variano da meno cinquanta gradi a circa più cinquanta gradi. Ovviamente le temperature maggiori sono intorno al parallelo dell’Equatore e quelle molto più basse ai due vertici della Terra, cioè l’Artico e l’Antartico.

Fra la superfice terracquea e l’atmosfera vi è tutto quanto serve alla vita delle specie, ma quella umana sta facendo di tutto per modificarne la composizione, prima con il buco nell’ozono e poi con l’emissione di anidride carbonica. La conseguenza di quest’ultimo fenomeno è che la temperatura sta aumentando di diversi gradi provocando disastri ambientali gravissimi. Per esempio, il Mediterraneo si sta trasformando in un mare tropicale per le temperature alte e le specie invasive che arrivano, modificando tutto l’ecosistema presente (vi sono molte specie a rischio di estinzione).

Anche René Descartes, conosciuto come Cartesio, scrisse nei suoi Principia philosophiae (1644) delle norme da cui poi Newton trasse tanti spunti, condensati, appunto, nei citati Principi matematici.
Newton si preoccupò di descrivere, per esempio, la forza di gravità, per cui, se un proiettile ne fosse privato, non cadrebbe sulla terra, ma si allontanerebbe in linea retta nei cieli. Parimenti, se fosse eliminata la resistenza dell’aria, gli aerei non potrebbero volare in quanto è proprio l’aria a sostenerli.

Il tempo (assoluto e relativo) è un’unità di misura convenzionale che serve alla specie umana per le relazioni, ma tutto funziona come se esso non ci fosse, anzi a prescindere dallo stesso.
Lo spazio è l’ambiente nel quale si muovono tutte le cose, che funzionano proprio perché, come prima si accennava, vi è la forza di gravità.
E poi c’è il luogo, che è quella parte dello spazio che un corpo di qualunque natura occupa e lo occupa in rapporto alla sua dimensione o al suo peso.

La famosa terza legge di Newton ricorda che: “A un’azione corrisponde sempre una reazione uguale e contraria”. Ossia: “Le azioni reciproche di due corpi sono sempre uguali e dirette in senso contrario”.
Sembra una banalità, ma attorno a questa legge Newton scrisse centinaia di pagine. Sembra una banalità perché è del tutto evidente che un treno non può entrare in un altro treno, che un dito non può entrare in un muro e così via elencando.
Peraltro, com’è noto, le cose più semplici sono quelle che saltano meno all’occhio, con la conseguenza che quando qualcuno ci pensa pare che siano talmente ovvie da sembrare perfino banali, ma non lo sono per niente.

In conclusione, perché vi abbiamo accennato queste semplici cose (ve ne sono tantissime ne I Principi)? Perché sarebbe opportuno che ognuno di noi si soffermasse sulle cose importanti della vita delle persone e della vita nel suo complesso, per capirle veramente anche se sembrano banali.