Privacy, violazioni dati personali +50% - QdS

Privacy, violazioni dati personali +50%

vittorio sangiorgi

Privacy, violazioni dati personali +50%

Vittorio Sangiorgi  |
venerdì 08 Luglio 2022

Dalla sanità alla cybersecurity: illustrata in Senato l’attività svolta nel ‘21 dall’Autorità Garante
Sanzioni per 38 milioni contro telemarketing aggressivo, riscontro a 9.184 reclami

Presentata, in Senato, la Relazione sull’attività svolta nel 2021 dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Il presidente Pasquale Stanzione, insieme al vice presidente Ginevra Cerrina Ferroni ed ai componenti Agostino Ghiglia e Guido Sforza, ha illustrato il lavoro svolto ed i risultati raggiunti dall’organismo da lui diretto. Numerosissimi, come di consueto, gli ambiti d’azione del Garante.

La maggior parte degli interventi posti in essere, in un anno segnato ancora dall’emergenza sanitaria, da provvedimenti legislativi e conseguenze ad essa connesse, hanno riguardato le grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale.

Obiettivo, questo, che ha impegnato l’Autorità in una costante opera di bilanciamento al momento di fornire pareri o di indicare misure di garanzia per tutelare i diritti della persona, stante la necessità di coniugare un funzionale trattamento dei dati – in particolare di quelli sulla salute – con il rispetto dei diritti delle persone. Lo scorso anno, peraltro, è stato caratterizzato altresì dal lavoro del per l’adeguamento al regolamento Ue da parte dei soggetti pubblici e privati

I fronti d’azione, nello specifico, sono stati: le implicazioni etiche della tecnologia; l’economia fondata sui dati; le grandi piattaforme e la tutela dei minori; i big data; l’intelligenza artificiale e le problematiche poste dagli algoritmi; gli scenari tracciati dalle neuroscienze; la sicurezza dei sistemi e la protezione dello spazio cibernetico; il diffondersi di sistemi di riconoscimento facciale; la monetizzazione delle informazioni personali; il fenomeni del revenge porn e dello sharenting.

Com’è facilmente intuibile, grande attenzione è stata riservata alla tutela online dei minori, con particolare riguardo all’azione di vigilanza sull’età di iscrizione alle varie piattaforme social. Grazie all’intervento dell’Autorità, infatti, è stata imposta a TikTok la rimozione di centinaia di migliaia di profili, appartenenti ad utenti minori di 13 anni. In merito di revenge porn, cioè la divulgazione fraudolenta e non autorizzata di materiali espliciti a fini “vendicativi”, nel 2021 il legislatore ha affidato al Garante compito di intervenire anche preventivamente per contrastare il fenomeno, ed aiutare le persone che temono di restarne vittime. in virtù di questo intervento legislativo, inoltre, anche gli ultraquoattordicenni sono stati legittimanti a presentare istanza al Garante.

Da segnalare anche l’opera di contrasto al cyberbullismo. Un contrasto che si è concretizzato sia assicurando procedure d’intervento sulla base della legge n. 71/2017, sia adottando iniziative di sensibilizzazione.

Altro tema scottante quello relativo all’uso dei dati biometrici e del riconoscimento facciale. L’Autorità ha sanzionato per 20 milioni di euro Clearview, società specializzata nel riconoscimento facciale che acquisisce dati sulla rete. Il provvedimento nei suoi confronti prevede anche il divieto di monitoraggio degli italiani e l’uso dei dati biometrici.

Un significativo intervento del Garante si è registrato anche in merito al ricorso a sistemi di riconoscimento facciale a fini di sicurezza pubblica. “Bocciato” l’uso del sistema Sari Real Time perché privo delle necessarie garanzie a tutela della libertà delle persone e non conforme alla normativa sulla protezione dei dati. Autorizzato, invece, l’uso delle cosiddette bodycam da parte delle forza dell’ordine, ma senza l’uso dei dati biometrici.

L’attività di monitoraggio della rete ha riguardato, chiaramente, anche gli attacchi informatici. Di fronte al loro alto numero, il Garante, ha richiamato l’attenzione di pubbliche amministrazioni e imprese sulla necessità di investire in sicurezza e ha fornito indicazioni, in particolare, su come difendersi dai ransomware, software che prendono “in ostaggio” un dispositivo elettronico per poi “liberarlo” a fronte del pagamento di somme di denaro. Una minaccia, questa, che si è particolarmente diffusa anche in Italia. Nella Relazione vengono evidenziati anche i numeri dei data breach (violazione o fuga di dati) notificati all’Autorità nello scorso anno: 2071 (con un aumento di circa il 50% rispetto al 2020), molti dei quali relativi alla diffusione di dati sanitari che hanno portato anche a sanzioni. Interventi dell’Autorità hanno riguardato in questo ambito anche grandi piattaforme social come Facebook e LinkedIn.

E’ proseguito, inoltre, l’impegno fattivo per assicurare la protezione dei dati on line, in particolare riguardo ai possibili rischi connessi all’uso degli assistenti digitali. installati sui nostri smartphone o presenti nelle nostre case, sugli Smart glasses lanciati da Facebook, sull’uso dei droni a fini privati o di sicurezza pubblica. Istruttorie sono state aperte sulle nuove forme di raccolta dati ai fini di rating reputazionale.

In merito alla profilazione online, dopo una consultazione pubblica, sono state approvate nuove Linee guida in materia di informativa e consenso per l’uso dei cookie. Sul fronte della cybersecurity, tema di stretta attualità in merito al quale il nostro Paese accusa gravi lacune. l’Autorità ha avviato la collaborazione con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, con la quale è stato firmato un protocollo di intesa finalizzato allo scambio di informazioni e la promozione di buone pratiche di sicurezza cibernetica.

Numerosi anche gli interventi in ambito sanitario. Nel 2021 il Garante ha condotto un’intensa attività di chiarimenti e prescrizioni a medici, strutture sanitarie e soggetti privati, sul corretto trattamento dei dati dei pazienti e ha contribuito alla definizione di precise garanzie per l’utilizzo del green pass. Sono state, infine, ottenute importanti garanzie per i pazienti nella formazione del Fascicolo sanitario elettronico garanzie per i pazienti nella formazione del Fascicolo sanitario elettronico.

Vittorio Sangiorgi

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