Il tutto dopo che la Cassazione ha emesso sentenza di assoluzione per il reato di associazione per delinquere nel precedente procedimento celebrato col rito abbreviato.
Il Tribunale di Caltanissetta, presieduto da Francesco D’Arrigo, dopo una camera di consiglio, ha rigettato la richiesta di prosciogliere gli imputati del processo al cosiddetto sistema Montante. Il tutto dopo che la Cassazione ha emesso sentenza di assoluzione per il reato di associazione per delinquere nel precedente procedimento celebrato col rito abbreviato.
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Processo Montante, la richiesta di proscioglimento
I giudici della sesta sezione di Cassazione hanno deciso di assolvere l’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, dall’accusa di associazione a delinquere. La formula utilizzata è stata: “perché il fatto non sussiste”. Stessa decisione anche per altri due imputati nell’inchiesta su presunte attività di dossieraggio. I giudici hanno disposto, quindi, un appello bis per il ricalcolo della pena per l’accesso abusivo compiuto dopo il 2014 e di corruzione.
Precedentemente in occasione del primo processo di appello, che si è svolto nel luglio del 2022 davanti ai giudici di Caltanissetta, Montante vide ridursi da 14 a 8 anni la condanna. Con lui erano stati condannati a 5 anni l’allora capo della security di Confindustria, Diego Di Simone, e a 3 anni e 3 mesi per il sostituto commissario Marco De Angelis.
A presentare la richiesta di prosciogliere gli imputati era stato l’avvocato Giuseppe Panepinto, legale dell’ex presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, nell’udienza di oggi (11 novembre). A lui si erano poi associati i difensori degli altri imputati, 30 in tutto, che hanno scelto il rito ordinario. Tra loro esponenti della politica, delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Il pm Claudia Pasciuti si era opposta.
Il presidente D’Arrigo ha motivato la sua decisione in merito al processo Montante perché attesa della motivazione “dalla quale occorrerà capire se le prove utilizzate nel giudizio abbreviato siano le stesse” non è possibile emettere la sentenza nei termini richiesti.