“Sono tranquilla e fiduciosa, speriamo bene. Siamo fiduciosi”. Così Chiara Ferragni nel corso di un momento di stop dall’udienza per il processo del “Pandoro gate” attualmente in corso a Milano. Come è emerso inoltre, i legali della nota influencer hanno ricordato che l’accusata – proprio la Ferragni – ha già risarcito i coinvolti per la pubblicità ingannevole. Per questo motivo, hanno fatto capire i membri della difesa di Chiara Ferragni, condannarla vorrebbe dire che – per lo stesso errore, già a più riprese confermato anche dalla stessa Ferragni seppur si sia sempre parlato di “errore” involontario e commesso “in buona fede” – la donna sarebbe costretta a pagare due volte. In tal senso, sarebbe violato uno dei principi cardine del diritto.
Il processo sul caso Pandoro, Chiara Ferragni e l’accusa
Come spiegato da Adnkronos, l’operazione ‘Balocco’ avrebbe indotto “in errore un numero imprecisato di acquirenti” convinti che con il proprio acquisto Pink (al prezzo di 9,37 euro invece di 3,68 euro del prodotto tradizionale) avrebbero finanziato la raccolta fondi a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino. Un errore di comunicazione, a dire di Chiara Ferragni, che per l’accusa cela invece, anche nel secondo caso, una truffa.
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