Vaccini, Sicilia pronta a produrre? Turano risponde al QdS - QdS

Vaccini, Sicilia pronta a produrre? Turano risponde al QdS

Vaccini, Sicilia pronta a produrre? Turano risponde al QdS

venerdì 12 Marzo 2021

Investire nelle Zes, l’assessore regionale alle Attività produttive spiega la sua proposta al Mise. Molte si potrebbero impiegare in fasi della filiera produttiva come l’infialamento

PALERMO – La Sicilia si candida a far parte della filiera della produzione autonoma vaccinale anti Covid allo studio del Mise guidato da Giancarlo Giorgetti.

Il Presidente della Regione, Nello Musumeci, proprio a Giorgetti, ha inviato una lettera confermando “la disponibilità, a Palermo, di una struttura universitaria, dotata di camera bianca e di un bioreattore, che potrebbe essere posta immediatamente a disposizione del sistema produttivo”, che “ha dimensioni adeguate per garantire un ampio fabbisogno produttivo” e che “trattandosi di un bioreattore non ancora attivato potrebbe essere posto in funzione in tempi correnti e compatibili con le esigenze dell’epidemia”.

Il progetto sarebbe firmato dai responsabili di una partnership scientifico-produttiva: l’Advanced technologies network center dell’Università di Palermo e l’azienda Abiel, spin off accademico. Ma attorno alla produzione nazionale dei vaccini c’è un interesse tutto siciliano, come ha dimostrato l’assessore regionale alle attività produttive Mimmo Turano che ha lanciato al ministero guidato dal leghista Giorgetti la proposta di mettere a disposizione le due Zes siciliane, dove insediare nuove aziende sia per la produzione ma anche per altre attività legate alla filiera dei vaccini, come l’infialamento. Non si tratterebbe quindi di riconversione di aziende, come accaduto in passato per la produzione di dispositivi di protezione (mascherine), per le quali le aziende hanno ottenuto sovvenzioni dal governo nazionale, ma di nuovi insediamenti che potrebbero godere comunque di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative, dimezzando i tempi delle autorizzazioni, rispetto ad insediamenti in altre regioni, che risulterebbero sicuramente più onerosi e con tempistiche più dilatate.

Abbiamo raggiunto telefonicamente l’assessore Turano a cui abbiamo chiesto se ha già avuto un confronto con il ministro Giorgetti su questa idea delle Zes. “Spero di incontrarlo presto – ha detto al QdS -. Ho già aperto una interlocuzione con il ministro Giorgetti, abbiamo molti dossier siciliani al Ministero dello Sviluppo economico ai quali ora si aggiunge il tema della produzione dei vaccini”.

I sindacati spingono per il coinvolgimento dello stabilimento etneo della Pfizer. “Al momento – ha detto Turano – nessuna candidatura dalla Pfizer di Catania. È più corretto dire che la Regione può offrire anche a Pfizer uno strumento interessante per eventuali investimenti nel campo della produzione dei vaccini”.
A Turano abbiamo chiesto anche come saranno utilizzati i 430 milioni di euro che dovranno arrivare dal Mise: “L’accordo di programma – spiega l’assessore – serve a favorire il livello di innovazione e di sostenibilità ambientale delle produzioni siciliane, promuovere investimenti strategici, sostenibili e di lungo periodo con l’obiettivo di generare crescita, occupazione e coesione sociale, favorire l’attrazione di investimenti per il radicamento in alcuni settori strategici e nell’internazionalizzazione”.

Intanto, però, non è piaciuta al Pd la proposta di Musumeci di candidare la Sicilia a sede della filiera di produzione dei vaccini antiCovid. Il parlamentare regionale Nello Dipasquale parla di bluff del governatore: “Prima si parlava della possibilità per le Regioni di acquistare direttamente i vaccini – ha detto – e lui si è subito dichiarato disponibile ad acquistarli. Adesso si parla della possibilità di produrli direttamente, e non perde occasione per dire che la Sicilia è pronta… ma è pronta a cosa? A produrre vaccini? Invece di avventurarsi in annunci improbabili, Musumeci pensi intanto a sostenere le imprese e le aziende dei nostri territori che in questo momento hanno difficoltà perfino a produrre pomodori ed arance”.

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