Sono stati attimi di forte tensione in una scuola superiore, l’Istituto “Belluzzi Fioravanti” di Bologna, dove un professore ha colpito al collo un suo studente e adesso rischia il licenziamento. L’alunno aggredito mercoledì 5 novembre, è stato portato e poi visitato al Pronto Soccorso e la famiglia sta valutando se sporgere denuncia nei confronti dell’insegnante.
L’aggressione del prof contro l’alunno
Secondo le prime ricostruzioni, come riporta il “Resto del Carlino“, l’episodio è avvenuto poco prima delle 13.00. La classe non rispondeva al controllo del professore ed era molto agitata. Nelle difficoltà, il docente si sarebbe avvicinato tra i banchi dei ragazzi colpendo al collo un minorenne. Dopo l’accaduto, il preside ha convocato tutti in vicepresidenza e chiamato il 118 oltre ad avvisare i genitori del ragazzo.
Il docente si è scusato in più riprese con il suo alunno e con la famiglia, un gesto che lo ha reso “mortificato“. Ma l’uomo adesso rischia il posto con il Preside che ha 20 giorni di tempo per inviare al Provveditorato una relazione sul suo docente da cui ne deriva un procedimento disciplinare.
C’è anche il problema del rientro in classe dello studente aggredito, che non può tornare nella stessa aula con il docente. Infatti, l’istituto superiore pone attenzione massima al rispetto delle regole e al benessere dei propri alunni, oltre alla “professionalità dei propri docenti”, dice il preside.
L’Istituto: “Vicini alla famiglia e allo studente, il docente potrebbe aver attraversato un momento difficile”
L’istituto scolastico ha fatto sapere la propria “vicinanza e sostegno alla famiglia e allo studente coinvolto e tuttora stiamo collaborando con loro per garantire al ragazzo tutto il supporto necessario- Il docente, persona di lunga esperienza, potrebbe aver attraversato un momento personale complesso”, aggiunge. Ad ogni modo, puntualizza, “la scuola non può in alcun modo tollerare violazioni delle regole né comportamenti che configurino qualsiasi forma di violenza. Per questo motivo sono già state adottate le opportune misure disciplinari”.
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