Professionisti del settore interrogati sul futuro della filiera della salute - QdS

Professionisti del settore interrogati sul futuro della filiera della salute

redazione

Professionisti del settore interrogati sul futuro della filiera della salute

mercoledì 08 Gennaio 2020

La sostenibilità del sistema sanitario nazionale continua a essere una priorità

in collaborazione con ITALPRESS

ROMA – Teleassistenza e assistenza domiciliare integrata (21%), smartphone e app (19%), welfare integrativo e assicurazioni istantanee (17%), farmacia dei servizi (9%): sono queste le parole chiave che avranno il maggiore impatto sul futuro della salute. A dirlo è il campione che ha risposto alla survey Redesigning life, la prima ad aver coinvolto tutta la filiera della salute: quasi cinquecento tra professionisti del Pharma, startup, centri di ricerca, associazioni pazienti.

Per il campione coinvolto la sostenibilità del sistema sanitario nazionale resta la priorità: è scelta da quasi un intervistato su tre (31%), seguita dalla medicina personalizzata (21%), dal contrasto a disinformazione e fake news (18%) e dalla necessità di una corretta prevenzione (18%). Ma c’è spazio anche per la co-creazione tra medici, pazienti e caregiver: per il 12% deve esserci un coinvolgimento attivo del paziente anche nello sviluppo di soluzioni a supporto. Solo il 3% scommette sulla disintermediazione della relazione medico-paziente, segno di una necessaria centralità del rapporto di fiducia tra esperto e paziente.

Sugli impatti positivi delle tecnologie digitali sulla salute il campione si è espresso in maniera diversificata. Per il 26% le soluzioni innovative avvantaggeranno prevalentemente la fascia attiva della popolazione (30%), per il 26% i Silver, quindi la terza e quarta età. Seguono i bambini (18%), gli adolescenti (16%) e le donne (10%).

Opinioni contrastanti tra le patologie che avranno un maggiore impatto sul Ssn nel prossimo futuro: il campione rispondente segnala quelle neoplastiche e del metabolismo (incluso il diabete) col 21%. E poi quelle degenerative del sistema nervoso centrale (19%) e quelle cardiovascolari (18%). Per poi arrivare a quelle del sistema immunitario (9%) e quelle infettive (7%) e quelle rare (5%).

Ma è sulle patologie neoplastiche che si registreranno i maggiori progressi terapeutici e tecnologici nel prossimo futuro per almeno per un intervistato su quattro (nello specifico il 26%). Il paziente è la figura che subirà le maggiori evoluzioni e i cambiamenti più radicali legati alla trasformazione digitale: lo certifica il 21% del campione. A seguire c’è il medico di medicina generale (15%), il professionista dell’industria farmaceutica (15%), lo specialista (11%), il farmacista (10%), il caregiver (7%).

Tra gli attori che più di altri stanno interpretando in modo efficace e contemporaneo il futuro della salute ci sono le startup e le aziende farmaceutiche a guidare la classifica col 18%. A seguire le realtà assicurative e legate al comparto del welfare integrativo col 16%, i centri di ricerca col 15%, i poliambulatori specialistici col 9%.

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