Programma annuale scuole, in Sicilia arriva la deroga - QdS

Programma annuale scuole, in Sicilia arriva la deroga

Michele Giuliano

Programma annuale scuole, in Sicilia arriva la deroga

mercoledì 29 Novembre 2023

Circolare dell’assessorato all’Istruzione e alla Formazione. Documento contabile dovrà essere pronto entro il 15 gennaio

PALERMO – È un anno intenso per le istituzioni scolastiche, con la gestione delle risorse finanziate con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in ballo, oltre alla normale amministrazione di istituti sempre più grandi e complessi, che comprendono al proprio interno tante realtà con esigenze spesso molto diverse. Un carico di lavoro in più sulle spalle delle segreterie amministrative, che non poteva essere ignorato: in via del tutto eccezionale, quindi, in primis il ministero dell’Economia e delle finanze, e poi la Regione siciliana, hanno deciso di prorogare i termini per la predisposizione e approvazione del programma annuale 2024, spostando tutte le scadenze di 45 giorni.

Nuov scadenza per il programma annuale 2024

Nella circolare dell’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale, servizio Funzionamento scuole statali, viene esplicato il nuovo crono programma da seguire: entro il 15 gennaio del prossimo anno le istituzioni scolastiche dovranno predisporre il programma annuale e la relazione illustrativa; entro la medesima data, il programma annuale e la relazione illustrativa, saranno sottoposti all’esame dei revisori dei conti per il parere di regolarità. I revisori dei conti dovranno rendere il proprio parere, che può essere acquisito anche con modalità telematiche, entro il 15 febbraio 2024.
I tempi sono stringenti: entro la medesima data, il consiglio d’istituto andrà a deliberare e adottare il programma annuale, anche nel caso in cui non sia stato possibile acquisire il parere dei revisori dei conti.

Quindi, il programma va affisso all’albo della scuola e caricato sul proprio sito web istituzionale. Nel caso in cui il consiglio d’istituto non approva il programma annuale nei termini, l’Ufficio scolastico regionale nomina un commissario “ad acta” per l’approvazione del documento. Si tratta, infatti, dell’unico documento contabile annuale predisposto dalle istituzioni scolastiche per lo svolgimento e l’attuazione della propria attività finanziaria, ed è quindi fondamentale che venga predisposto in tempo e secondo le modalità indicate per legge. Al suo interno sono indicate le entrate che hanno diritto ad essere riscosse e le uscite che si prevede di affrontare nel corso dell’esercizio finanziario, a prescindere dall’effettivo incasso degli accertamenti e dall’effettivo pagamento degli impegni assunti.

La redazione del programma annuale segue alcuni principi

Innanzitutto, il principio di trasparenza: deve essere scritto in maniera chiara ed essere fruibile, di facile e comprensibile interpretazione, al fine di evitare qualsiasi equivoco e dubbio. Viene redatto annualmente, in quanto l’esercizio finanziario coincide con l’anno solare, e si fonda sul principio di universalità: nel programma annuale sono considerate tutte le entrate e tutte le spese. Ciò significa anche che non sono ammesse gestioni fuori bilancio. Per rendere più semplice la comprensione del documento, nel programma le voci di entrata e d’uscita sono indicate nella loro interezza, al lordo degli oneri connessi senza effettuare compensazioni tra entrate ed uscite. Pertanto, tutte le entrate e tutte le uscite costituiscono delle entità uniche, che si contrappongono le une alle altre nella loro globalità.

Nell’insieme, queste regole devono servire a rendere il risultato finale il più vero e attendibile possibile. Dal programma annuale, è possibile evincere la capacità economica e gestionale dell’istituto, sotto tre punti di vista: in primo luogo, la capacità dell’istituzione scolastica di soddisfare il maggior numero possibile di utenti e quindi la capacità di raggiungere gli obiettivi posti in essere dal Piano dell’offerta formativa.
Ancora, la capacità della scuola di erogare il servizio formativo ed educativo con il minor assorbimento di risorse economiche e con il costo unitario più basso possibile. In ultimo, la capacità della scuola di far fronte ai propri impegni economici e finanziari con tutte le risorse economiche e patrimoniali disponibili.

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