I vertici dell’Asp hanno accolto le istanze del territorio e deciso di spostare il reparto, per il peridio necessario ai lavori programmati, nei locali di Psichiatria dell’ospedale Fogliani
MILAZZO (ME) – Dopo gli allarmi lanciati nei giorni scorsi e le dure prese di posizione di sindacati, associazioni, consiglieri comunali e deputazione regionale sembra essersi trovata una soluzione per il Pronto soccorso generale dell’Ospedale cittadino. Non più il trasferimento al Cutroni Zodda di Barcellona ma lo spostamento nel reparto di Psichiatria dello stesso Fogliani.
Il punto di emergenza dovrà essere ampliato e ammodernato e i lavori dovrebbero iniziare nelle prossime settimane per protrarsi poi per oltre sei mesi. Da qui la necessità di dare una diversa collocazione alla struttura: l’Asp aveva deciso in un primo tempo l’accorpamento all’ospedale di Barcellona, ma ciò ha causato una mobilitazione generale per scongiurare tale scelta, che sebbene provvisoria avrebbe comportato una serie di disagi per gli utenti di un comprensorio che si sente già da tempo penalizzato per tagli e accorpamenti operati in passato nelle strutture territoriali.
“Prendiamo atto positivamente – ha commentato il segretario generale della Cisl Antonino Alibrandi – che si sta lavorando per mantenere il presidio di Pronto soccorso a Milazzo. Ribadiamo che quella di Milazzo è un’area industriale con siti produttivi ad alta incidenza di rischio e che potrebbero avere necessità in caso di emergenza di un presidio vicino. Attendiamo di conoscere l’esito delle valutazioni che verranno fatte, ma saremo vigili affinché i disagi e le preoccupazioni che quotidianamente raccogliamo dalla comunità, soprattutto di anziani e soggetti fragili, per le lunghe file e le attese, non siano aggravati dalla scelta di concentrare la platea di due vasti comprensori su un unico pronto soccorso”.
“Siamo contenti – ha aggiunto Alibrandi – dell’investimento da due milioni di euro, perché quando si mettono sul tavolo fondi per migliorare un servizio è sempre positivo. Riteniamo anzi che sarebbe opportuno rifunzionalizzare e potenziare anche il presidio di emergenza dell’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona perché, insieme al Fogliani di Milazzo, possa fornire una valida assistenza a un così vasto territorio”.
Tra gli interventi previsti per l’ampliamento del Pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo ci sono nuove sale per l’accoglienza dei pazienti, spazi per tutelare la privacy e per i familiari. Saranno inoltre potenziate le unità sub-intensive e si creerà una piastra dedicata alla prima emergenza.
“L’Asp di Messina – ha scritto il commissario Bernardo Alagna in una nota diffusa sull’argomento – ha accolto le sollecitazioni venute dall’Amministrazione comunale di Milazzo, dal sindaco Giuseppe Midili, dal deputato regionale di FdI Pino Galluzzo e da tutte le sigle sindacali, ed è pronta come sempre a valutare la migliore soluzione possibile per pazienti, sanitari e cittadini del comprensorio”.
L’Asp aveva comunque garantito che al Fogliani in questa fase sarebbero rimasti il Pronto soccorso pediatrico, ortopedico e ostetrico. Ma nonostante ciò anche il sindaco Midili è stato costretto nei giorni scorsi in Consiglio ad affrontare le dure posizioni della minoranza. “Dopo venti anni – ha affermato – finalmente si investono oltre due milioni di euro per potenziare il Pronto soccorso e qualcuno, per mera speculazione politica, lancia il messaggio che il Pronto soccorso di Milazzo rischia di scomparire. Una cosa inaccettabile”.
Sei consiglieri di opposizione avevano anche proposto di realizzare provvisoriamente una tensostruttura, ipotesi ritenuta dal sindaco di Milazzo “improponibile, visto che parliamo di un Pronto soccorso che necessita di determinati requisiti per garantire assistenza”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il parlamentare regionale del Pd, Calogero Leanza. “Prendiamo atto positivamente – ha affermato – dell’ipotesi di spostamento del Pronto soccorso nel reparto di Psichiatria, operazione che consentirebbe la continuità del servizio nell’ospedale di Milazzo. Porrò da subito all’attenzione del Governo dell’Isola, la questione dell’offerta sanitaria in provincia di Messina e, nel caso specifico, della fascia tirrenica che ingloba un bacino d’utenza non secondario. Quest’ultimo aspetto impone la presenza di un Pronto soccorso operativo, funzionale e con un organico adeguato, considerato che a oggi il personale medico è stato costretto a turni massacranti”.