CATANIA – Un cellulare che squilla in una domenica d’estate di undici anni fa, con un numero anonimo apparso sul display. A tenerlo in mano è un sacerdote, monsignor Antonino Legname, che ancora non può sapere chi lo stia chiamando. “Pronto, sono Papa Francesco”, è la risposta. Una voce inconfondibile, che spiazza il parroco, originario di Agira e da anni amministratore della parrocchia del Cuore immacolato di Maria a Catania e che, in precedenza, aveva inviato a Jorge Mario Bergoglio una copia del suo libro incentrato sul suo pontificato iniziato poco più di un anno prima. “Avevo mandato la prima edizione che riprende l’ambone fatto con i legni dei barconi dei migranti di quando lui andò a Lampedusa, il primo viaggio. Ritengo che questo sia stato uno dei primi libri su Papa Francesco”, racconta Legname al Quotidiano di Sicilia. “Poi ci fu una seconda pubblicazione nel giugno 2015, ‘salviamo la famiglia’, e anche in questo caso, il 28 giugno 2015, mi telefonò di nuovo”.
Cosa si porta dentro di queste due chiamate?
“Delle esperienze bellissime, del tutto inaspettate. Avevo inviato…

