Taglio accise, verso proroga a settembre e Iva azzerata per pasta e pane

Caro vita, verso proroga taglio accise su benzina e azzeramento Iva su pasta e pane

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Caro vita, verso proroga taglio accise su benzina e azzeramento Iva su pasta e pane

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lunedì 25 Luglio 2022

Nel nuovo decreto aiuti si valuta di inserire anche una nuova proroga del taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti.

Nel nuovo decreto aiuti si valuta di inserire anche una nuova proroga del taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti. Lo si apprende da fonti qualificate.

I carburanti continuano a gravare tantissimo sulla spesa dei consumatori. Lo sconto è stato recentemente prorogato fino al 21 agosto e potrebbe ora essere esteso di una quarantina di giorni fino a fine settembre. In un primo tempo sembrava che la proroga non sarebbe stata inserita in questo provvedimento, dal momento che può comunque essere fatta con un un decreto interministeriale a ridosso della scadenza.

Riduzione Iva su pasta, pane, carne e pesce

Il governo studia la possibilità di azzerare l’Iva su pane e pasta e ridurla dal 10 al 5% su carne e pesce. Lo ha confermato la vice ministra dell’Economia Laura Castelli. “E’ un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro – ha detto a Radio 24 a chi le chiedeva se nel decreto aiuti si stia ragionando a queste ipotesi – si stanno valutando i costi di entrambe le misure e soprattutto quali siano le più impattanti sulla vita degli italiani, interverremo in questo senso nel decreto di luglio”.

Le richieste dei consumatori

“Sì all’azzeramento dell’Iva su pane e pasta, ma la misura deve essere estesa a tutti i prodotti alimentari, perché non basta intervenire solo su tali beni”, ha detto il Codacons, commentando in una nota le dichiarazioni della viceministra dell’economia Laura Castelli.

“L’elenco dei maxi-rincari che nell’ultimo periodo hanno interessato il comparto dell’alimentazione è lunghissimo, e rende necessario un intervento che abbracci tutti i beni alimentari”, spiega l’associazione.

“Oggi un chilo di pasta, in base ai dati Istat rielaborati dal Codacons, costa in media il 22,6% in più rispetto allo scorso anno, mentre il pane è rincarato dell’11,4%. Coinvolti dagli aumenti dei listini – continua l’associazione – anche frutta, verdura, latticini, olio, acqua, tutti beni primari di cui le famiglie non possono fare a meno, e per questo si rende indispensabile un intervento volto ad abbattere l’Iva e riportare i prezzi al dettaglio alla normalità”.

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