Prosegue passo dopo passo l’iter di approvazione della manovra finanziaria all’Ars, nonostante le polemiche interne alla maggioranza di centrodestra, oltre a quelle già persistenti con l’opposizione di Pd, M5s, Sud chiama Nord e Controcorrente. Sono stati approvati a Sala d’Ercole la Super Zes, incentivi all’edilizia residenziale e contributi alle tv locali.
Ok alla super Zes all’Ars, De Luca (ScN): “Approvata dopo le scintille con l’assessore Dagnino”
“Il Parlamento ha approvato la Super ZES siciliana, dopo dieci riscritture, scintille con l’assessore Dagnino e grazie alla mediazione del Presidente del Parlamento siciliano Gaetano Galvagno abbiamo individuato una strategia per rendere veramente attrattiva la Sicilia”. Lo dichiara Cateno De Luca, commentando l’approvazione del provvedimento da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana. “Ci sarà un plafond specifico che si aggiungerà a quello nazionale fino alla concorrenza dei tetti previsti dalla Carta degli Aiuti Europei, quindi per i piccoli imprenditori fino al 60% dell’aiuto, per la media e grande impresa fino al 40%”, prosegue De Luca.
“Questo plafond sarà individuato in termini definitivi con la variazione di bilancio e quindi almeno 200-300 milioni di euro saranno destinati nel 2026 per sostenere gli investimenti di chi viene in Sicilia a fare nuove attività, ma anche dei nostri imprenditori siciliani, che potranno avere la garanzia di vedersi riconosciuto l’intero credito”.
“Questa è la rivoluzione. Ci abbiamo lavorato da settimane e finalmente ieri sera il Parlamento ha votato all’unanimità. Voglio ringraziare tutte le forze politiche, opposizione e maggioranza, che hanno condiviso le modifiche che ho preteso e devo ringraziare il Governo che, alla fine, ha compreso che è meglio lavorare con gli automatismi già previsti per la ZES unica e non invece procedere con invenzioni o con nuovi meccanismi che non vanno con la stessa tempistica del mondo delle imprese”.
Cosa prevede la super Zes
La norma prevede, ai sensi dell’articolo 4, l’individuazione dell’intero territorio regionale quale “Super ZES siciliana“, con l’introduzione di ulteriori procedure semplificate e regimi procedimentali speciali finalizzati alla promozione dello sviluppo economico e degli investimenti; stabilisce che, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge, siano definiti specifici protocolli o convenzioni, ad esclusione dei procedimenti paesaggistici, ambientali e urbanistici, sottoposti al parere delle competenti Commissioni dell’Assemblea regionale siciliana e successivamente trasmessi al Governo nazionale per la relativa stipula.
Inoltre, attribuisce al Presidente della Regione, in caso di inerzia amministrativa, poteri di impulso e sostituzione, inclusa la nomina di commissari ad acta; autorizza il ricorso a enti regionali o società partecipate per l’attuazione delle misure; e istituisce, per l’esercizio finanziario 2026, un fondo dedicato alle agevolazioni fiscali che concorre in modo sussidiario e aggiuntivo rispetto alla ZES unica nazionale, al fine di garantire, su tutto il territorio siciliano, il massimale di aiuto consentito dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
De Luca: “Nottata pesante, ci sono ancora 110 articoli da esaminare”
“La nottata è stata molto pesante perché si è lavorato intensamente per individuare una soluzione che consentisse di abbreviare i tempi di completamento dell’approvazione della legge di stabilità. La situazione resta complessa: ci sono ancora circa 110 articoli da esaminare e la Conferenza dei capigruppo ha comunque fissato come termine ultimo la mezzanotte di domani”. Prosegue ancora Cateno De Luca, commentando l’andamento dei lavori all’Assemblea Regionale Siciliana.
“Il Regolamento d’Aula consente al Presidente del Parlamento di adottare i provvedimenti conseguenziali e vedremo quali determinazioni assumerà il Presidente Galvagno. Resta però un punto fermo: ci sono ancora numerose norme strategiche che devono essere affrontate, perché questa legge di stabilità deve avere una visione e una direzione chiara. Con l’approvazione della norma sulla Super ZES siciliana abbiamo sicuramente impresso una marcia in più, ma questo da solo non è sufficiente“.
“In Commissione Bilancio – prosegue De Luca – sono state accolte diverse proposte avanzate dal nostro gruppo, norme alle quali teniamo non per una questione identitaria, ma perché contribuiscono a dare concretezza e strategicità alla legge più importante che il Parlamento affronta ogni anno, quella di bilancio. Oggi sarà decisivo anche comprendere come il Presidente della Regione, Renato Schifani, intenda procedere“.
“Non permetteremo – conclude De Luca – che il lavoro serio e costante svolto in questi mesi dal nostro gruppo, fatto di confronto, incontri e soluzioni concrete per la Sicilia, venga mortificato. Nelle prossime ore valuteremo le determinazioni della Presidenza dell’Assemblea e ci muoveremo di conseguenza”.
Un nuova fase per l’efficientamento energetico in Sicilia: stanziati 15 milioni
La Regione Siciliana avvia una nuova fase delle politiche per la ristrutturazione, la sicurezza e l’efficienza energetica dell’edilizia residenziale, con un primo stanziamento di 15 milioni di euro che si inserisce in un quadro di programmazione più ampio. L’articolo 5 della manovra finanziaria, approvato dall’Ars, introduce, in una fase iniziale, un sistema di contributi a fondo perduto per la riqualificazione energetica, sismica e strutturale degli edifici esistenti, finanziato attraverso il Fondo Sicilia.
Gli incentivi, destinati a persone fisiche e condomìni, coprono fino alla metà delle spese ammissibili e prevedono anche una quota riservata ai proprietari con Isee inferiore a 20 mila euro. Gli interventi ammessi sono quelli che riguardano l’adeguamento sismico, l’abbattimento delle barriere architettoniche, miglioramenti strutturali e il miglioramento dell’efficienza energetica. Contestualmente, grazie a un emendamento è stata rafforzata anche la programmazione degli interventi per il recupero degli edifici nei centri storici, il sostegno abitativo alle giovani coppie e l’incremento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio siciliano, con una previsione di spesa pari a 15 milioni di euro annui per il triennio 2026-2028.
Schifani: “Grandi passi in avanti per la transizione energetica”
“Con questo intervento, fortemente voluto dal mio governo – commenta il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – vogliamo raggiungere un duplice obiettivo. Da una parte, compiere passi avanti in tema di transizione energetica, dall’altra vogliamo sostenere le famiglie che intendono intervenire sulle proprie abitazioni. Andiamo avanti con misure che hanno sia una valenza sociale sia di spinta per l’economia”.
Il commento di Savarino e Aricò
“In sintonia con i colleghi, gli assessori all’Economia Alessandro Dagnino e alle Infrastrutture Alessandro Aricò, abbiamo voluto avviare un percorso strutturato che – dichiara l’assessore al Territorio e all’ambiente Giusi Savarino – mette al centro l’edilizia esistente e la qualità dell’abitare. Un intervento che guarda alla rigenerazione urbana, al contrasto della desertificazione dei centri storici e alla riduzione del consumo di suolo, con una visione di sviluppo sostenibile e progressivo. Si tratta di un primo intervento che, con le prossime variazioni di bilancio, puntiamo a finanziare con ulteriori fondi“.
“Voglio esprimere grande soddisfazione per l’approvazione dell’articolo 5 della manovra – dichiara l’assessore Aricò – che affronta uno dei temi cruciali per la Sicilia, quello del fabbisogno abitativo. Viene introdotto, infatti, un contributo che abbatte il cento per cento degli interessi sui mutui ultra ventennali per la ristrutturazione nei centri e nei netti storici. Questa misura rappresenta un volano incisivo per l’economia siciliana e consentirà la realizzazione di lavori per decine di milioni, creando un sostanziale gettito fiscale diretto e indiretto per la Regione“.
La misura a sostegno delle tv locali: l’emendamento del M5s
Trecentomila euro per sostenere le aziende editoriali del settore radiotelevisivo attualmente operanti nell’area tecnica 17 di secondo livello che negli scorsi mesi hanno dovuto adeguare il sistema di trasmissione al 5G, con esosi investimenti. Lo prevede la riscrittura della norma a prima firma della deputata M5S Stefania Campo, agganciata al fondo per l’editoria varata dall’Assemblea Regionale Siciliana.
“Le emittenti locali – ha sottolineato Campo – vanno assolutamente supportate in questa difficile fase di transizione al nuovo sistema nella quale sono costrette ad affrontare costi maggiori, a fronte di ritorni pubblicitari sicuramente insufficienti. Siamo al fianco delle realtà editoriali che rischiano ogni giorno la chiusura ed è per questo che è necessario un supporto concreto da parte della Regione. Il mio pensiero è rivolto alle centinaia di posti di lavoro e alla necessità di poter garantire l’informazione territoriale e specifica che solo le aziende locali sono in grado di garantire”.
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