Protesta dei lavoratori della Stm a Palermo, Schifani chiede un tavolo al ministero: incontro il 28 marzo - QdS
25 Marzo 2025

Protesta dei lavoratori della Stm a Palermo, Schifani chiede un tavolo al ministero: incontro il 28 marzo

Protesta dei lavoratori della Stm a Palermo, Schifani chiede un tavolo al ministero: incontro il 28 marzo

Chiara Borzì  |
martedì 18 Marzo 2025

Dopo la manifestazione dei lavoratori della multinazionale a Palermo, un passo in avanti.

Si è svolta questa mattina, sotto la sede della Presidenza della Regione Siciliana, la manifestazione dei lavoratori della STM, partiti all’alba da Catania per chiedere un incontro con il presidente Renato Schifani.

La protesta

La protesta è nata in risposta alla decisione dell’azienda di avviare la cassa integrazione, una misura che preoccupa fortemente i dipendenti e i sindacati per il futuro occupazionale del settore, ma non solo. A preoccupare ancor di più i lavoratori è la prospettiva di un investimento, da parte del management aziendale italo-francese, troppo sbilanciato sul carburo di silicio. Scelta che potrebbe rivelarsi controproducente sul mercato e quindi portare ad una riduzione degli occupati dell’impianto.

Il presidio

Dopo circa un’ora di presidio, intorno alle 11:30, due delegati per ogni sigla sindacale sono stati ricevuti a Palazzo d’Orléans, ma non dal presidente Schifani, piuttosto dal capo di gabinetto della Presidenza. Ad aspettare l’esito dell’incontro in Piazza Indipendenza sono stati anche il coordinatore del M5S all’Ars e vice presidente Ars, Nuccio Di Paola, la parlamentare regionale catanese del M5S, Lidia Adorno, e il segretario regionale di Sinistra Italiana Pierpaolo Montalto.

A margine della giornata, è stata diffusa una nota ufficiale in cui la presidenza della Regione Siciliana ha comunicato al Ministro delle Imprese Adolfo Urso, di aver appreso della cassa integrazione in corso a Catania direttamente dai sindacati.

La richiesta di Schifani

Attraverso la stessa nota, il governatore Schifani ha chiesto per la prima volta personalmente la convocazione di un tavolo interministeriale con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), con l’obiettivo di individuare una soluzione che possa salvaguardare i posti di lavoro. Nel primo pomeriggio è arrivata la risposta del ministero Adolfo Urso, tramite nota

La risposta di Urso

“Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha convocato per venerdì 28 marzo una riunione presso il Comune di Catania sulla vicenda StMicroelettronics.

La decisione arriva dopo le richieste del Sindaco di Catania, Enrico Trantino, del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e delle sigle sindacali.

L’incontro, al quale parteciperà anche l’azienda, sarà l’occasione per discutere insieme a tutti gli attori coinvolti le problematiche attuali e creare soluzioni condivise.

Le parole di Scollo

In mattinata, al termine dall’incontro con il capo di gabinetto, unica a prendere la parola, parlando al megafono in piazza, è stata la segretaria provinciale della Fiom Cgil Giusy Scollo.

“Abbiamo tutti esposto le nostre preoccupazioni, ma badate bene non è la cassa integrazione che stiamo vivendo oggi ad essere il problema principale, ma la prospettiva di un piano industriale che porta ad un ridimensionamento del sito di Catania. È la scelta di guardare solo alla lavorazione del carburo di Silicio, per disinvestire man mano sul Silicio. Bene che avvenga la nascita del nuovo stabilimento, ma che sia aggiuntivo a quello che già noi produciamo. Ci siamo seduti convinti di poter trovare una soluzione con un tavolo regionale – ha detto Scollo -, ma abbiamo chiesto al Governo Schifani di sollecitare una risposta alla già avvenuta richiesta, fatta da noi al Mimit, di incontro lo scorso maggio. Se si aprirà il tavolo al Ministero vogliamo la Regione Siciliana seduta accanto a noi per la difesa del territorio” ha concluso la segretaria della Fiom Cgil di Catania.

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