Palermo

Elezioni, nove comuni in provincia di Palermo impegnati tra Europee e Amministrative: gli scenari

Sono 9 i Comuni in provincia di Palermo che l’8 e il 9 giugno andranno alle urne non soltanto per il rinnovo del Parlamento europeo, ma anche per eleggere il sindaco e il nuovo consiglio comunale. Bagheria e Monreale andranno al voto col sistema proporzionale, mentre con il maggioritario si voterà a Bompietro, Borgetto, Corleone, Palazzo Adriano, Roccamena, Cinisi e San Mauro Castelverde. Il centrodestra risulta essere spaccato un po’ ovunque ma è fortemente presente con tutti i suoi simboli di partito, al contrario del Pd che ha presentato poche liste. Il centrosinistra spesso appare fagocitato all’interno di varie liste civiche che spopolano tra i candidati sindaco. 

Amministrative in Provincia di Palermo, centrodestra spaccato

Tra tutti il comune più popoloso è senza dubbio Bagheria, in cui l’uscente Filippo Tripoli sostenuto dalle liste civiche che lo hanno già portato alla vittoria la prima volta, sfiderà Tommaso Gargano (supportato da Forza Italia e Fratelli d’Italia), Giuseppa Provino (sostenuta dalla Nuova DC) e il candidato civico Giammanco Rosario. Il primo elemento che spicca è proprio quello di un centrodestra spaccato su più candidature, infatti, nelle liste civiche di Tripoli sono presenti diversi nomi legati a doppi filo ad alcune sigle di partito. Ci sono esponenti dei gruppi di Azione, di Italia Viva ma anche alcuni nomi vicini a Fratelli d’Italia. 

Amministrative in Provincia di Palermo, sfida accesa a Corleone

A Corleone la spaccatura del centrodestra è ancora più evidente e porterà ad una sfida abbastanza accesa tra il sindaco uscente Nicolò Nicolosi, Pippo Cipriani esponente del centrosinistra e il giovane Walter Rà, sostenuto dal Fratelli D’Italia, Forza Italia e dalla Nuova Dc. Alla presentazione della sua candidatura erano presenti anche la deputata e responsabile Politiche per il Mezzogiorno di Fratelli d’Italia Carolina Varchi, gli assessori regionali Alessandro Aricò, Edy Tamajo, Nuccia Albano, Elena Pagana e Francesco Scarpinato, il coordinatore di Fratelli d’Italia Giampiero Cannella, l’europarlamentare Giuseppe Milazzo e tanti altri membri dell’attuale governo regionale.

Oltre ai partiti di centrodestra, la candidatura di Walter Rà è sostenuta da una componente civica, formata principalmente da giovani professionisti e cittadini da sempre attivi in città nel campo del volontariato e dell’associazionismo. Con Nicolosi ci sarebbero pezzi di Forza Italia, formazioni centriste e anche alcuni esponenti di sinistra. Altro nome storico della politica corleonese è quello di Pippo Cipriani, sindaco due volte negli anni Novanta ed ex deputato regionale del Pd, promotore della “Primavera di Corleone” che sarà sostenuto dal centrosinistra, M5s compreso. 

Amministrative in Provincia di Palermo, a Borghetto sfida tra Santoro e Davì

A Borgetto, invece, abbiamo da un lato il presidente del consiglio Alessandro Santoro, e dall’altra Roberto Davì, già assessore nel primo scorcio della legislatura che sta per concludersi. Santoro si presenta con la civica “Primavera Borgettana” e Davì, sostenuto dalla lista “Progetto comune”. Proprio questa configurazione elettorale con le liste civiche favorisce la presenza di sostenitori dei candidati sindaco portatori di anime politiche anche opposte tra di loro, ad esempio la candidatura di Santoro è appoggiata dall’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, ma anche da altri due nomi di punta della politica regionale.

Il primo è quello del deputato regionale di Forza Italia Gaspare Vitrano, i due sono infatti legati da una lunga amicizia. Durante la presentazione della candidatura, sul palco c’era però Luigi Sunseri, deputato regionale ed esponente del M5S, perché proprio i grilini sono uno dei cuori pulsanti dell’asse che vedrà Santoro contrapposto a Roberto Davì, di formazione moderata, che sarà sostenuto da alcuni gruppi politici vicini al mondo di centrodestra.

Amministrative in Provincia di Palermo, a Monreale l’accordo M5S-Sud chiama Nord

Un’altra situazione particolare si è delineata anche a Monreale in cui il M5s e Sud chiama Nord hanno raggiunto un accordo per presentare un unico candidato sindaco, Filippo Parello, che aveva già tentato la scalata al consiglio comunale nel 2019 con i grillini, ma risultò essere il primo dei non eletti. A farla da padrone qui è però il sindaco uscente, Alberto Arcidiacono sostenuto dalla DC di Totò Cuffaro e dalle liste civiche in cui confluiscono appartenenti a diversi partiti di centro destra, anche se il candidato ufficiale di Fratelli D’Italia è Natale Macaluso, appoggiato dal senatore Roul Russo e dal coordinatore regionale del partito Giampiero Cannella.

Questa spaccatura ha creato discussioni e sono volati stracci con Marco Intravia, deputato regionale che per la mancato appoggio di FDI ad Arcidiacono si è autosospeso dal partito della Meloni per confluire nel gruppo misto all’Ars. Per il Partito Democratico a Monreale si è invece candidato il sindacalista Lillo Sanfratello, che si pone come la vera alternativa all’attuale politica cittadina. 

Importanti sono le prossime elezioni anche per Cinisi e San Mauro Castelverde,  entrambi comuni attualmente amministrati da commissari straordinari, in cui la campagna elettorale è particolarmente infuocata. A San Mauro Castelverde, infatti, si sfidano per lo scranno   di sindaco Giuseppe Maccatoio presidente del consiglio uscente con la lista “Liberi di scegliere” e l’ex sindaco Giuseppe Minutilla con la lista “SiAmo San Mauro”, che si è dimesso dalla precedente carica in seguito alla mozione di sfiducia presentata da sette consiglieri comunali, tra cui proprio Maccatoio. Tre sono invece i candidati sindaco a Cinisi: Vera Abbate con la lista Cinisi Vera, Consigliere Comunale uscente con analoghe esperienze in diverse legislature e attualmente capo settore Turismo del Comune di Terrasini; Antonino Vitale detto il Turco Presidente del Consiglio Comunale supportato dalla civica “Viva Cinisi” e l’ex sindaco Salvatore Palazzolo appoggiato dalla civica “Si amo Cinisi”. 

Sfida a due a Roccamena in cui si batteranno Giuseppe Palmeri con la lista “Continuità e Futuro” e Tommaso Ciaccio con “SiAmo Roccamena”. Non c’è alcuna sfida invece a Bompietro in cui a candidarsi è stato soltanto il sindaco uscente, Pier Calogero D’Anna con la lista civica Insieme per Bompietro. Potrebbe frenarlo soltanto il mancato raggiungimento del quorum, ma nel comune madonita i cittadini si dovranno comunque scegliere i membri del nuovo consiglio comunale. Stessa situazione a Palazzo Adriano, in cui Nicolò Granà, leader della lista “Siamo PalazzoAdriano”, non ha contendenti al ruolo. Il sindaco uscente, quindi, deve puntare sulla decisione di recarsi alle urne per continuare il proprio lavoro per la comunità. 

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