La psoriasi non segna solo la pelle, ma ferisce anche la psiche, in modo spesso non visibile. Una graphic novel, ovvero un romanzo grafico, che nasce dalle emozioni dei pazienti, racconta come sia convivere con questa patologia ed è stato presentato al 64esimo congresso della Sidemast, Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, in modalità online. Tra le 60 storie raccolte nel corso della campagna “Psoriasi visibile – Impatto invisibile. Guardiamo oltre le apparenze”, promossa da Amgen in collaborazione con Adipso, Associazione per la difesa degli psoriasici, Adoi, Associazione dermatologi ospedalieri italiani e Sidemast, la Giuria ha selezionato quella di una giovane donna siciliana, che insieme alle altre ha ispirato la matita di Sergio Algozzino, uno dei più affermati illustratori italiani, che ha tradotto le parole in una graphic novel.
La storia si potrà scaricare sul sito www.impattoinvisibile.it e ha l’obiettivo di sensibilizzare sul vissuto psicologico della psoriasi. “La scelta di raccontare la convivenza con la malattia attraverso la forza evocativa del romanzo grafico – spiega Mara Maccarone, Presidente Adipso – è coerente con la dimensione ‘visiva’ di questa patologia. La psoriasi è una malattia visibile, spesso troppo; ma l’impatto psicologico importante spesso rimane ‘invisibile'”. La psoriasi colpisce in Italia 2,5 milioni di persone e il 10% presenta una forma moderata-severa. Un paziente su due resta senza cura per molti anni e non è seguito in un Centro di riferimento e la pandemia ha reso ancor più problematica la continuità assistenziale. “Si tratta di una malattia – dice la professoressa Ketty Peris, Presidente Sidemast- per la quale c’è ancora stigmatizzazione per l’aspetto delle lesioni cutanee, ed è una patologia cronica, con una serie di comorbidità associate, quindi anche con un impatto importante dal punto di vista clinico”. La campagna ha attivato il programma Pso Point e i pazienti possono usufruire di video-consulenze online con i dermatologi. Sono più di di 300 le registrazioni, e si prosegue con altri 5 appuntamenti entro il 2020.