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“Che PUG vuoi?” incontra il secondo Municipio di Catania: “Grande opportunità per la città”

“Che PUG vuoi?” incontra il secondo Municipio di Catania: “Grande opportunità per la città”

Proseguono gli incontri sul territorio per la stesura del PUG, il Piano Urbanistico Generale, che entro il mese di giugno toccheranno tutte e sei le Municipalità

Dar vita al sogno di una città migliore. Proseguono gli incontri sul territorio per la stesura del PUG, il Piano Urbanistico Generale, che entro il mese di giugno toccheranno tutte e sei le Municipalità di Catania. Un’iniziativa partecipata dal titolo “Che PUG vuoi?” per raccogliere suggerimenti, proposte e visioni da parte dei cittadini, delle associazioni, dei tecnici, degli studenti e di tutti gli attori interessati allo sviluppo urbanistico della città.

Cos’è il PUG

Il PUG sostituisce di fatto il PRG del 1969 e ha l’obiettivo di progettare il futuro della città ridefinendo spazi pubblici, verde, servizi e mobilità.

Un lavoro lungo due mesi con 18 incontri dai temi più diversi, dal problema delle periferie al tema del verde pubblico e dei rischi idrogeologici e che hanno visto la presenza e la collaborazione di molti cittadini.

Un risultato che ha sorpreso la stessa Amministrazione come ha sottolineato il vicesindaco di Catania nonché assessore all’Urbanistica Paolo La Greca: “Ci sono stati un ascolto e una partecipazione dei quali sono personalmente davvero molto contento. Non ce lo aspettavamo, è andata meglio del previsto.”

Il forum

Conclusa la fase dei Forum di partecipazione nelle sei municipalità, che si concluderà il 26 giugno, si arriverà alla costruzione del quadro conoscitivo preliminare necessario per la redazione poi del documento preliminare che avrà già valore normativo: “Questo sarà la prima delle due forme di stesura del Piano Urbanistico Generale e ci auguriamo di poterlo presentare nel giro di un anno. La Conferenza di pianificazione poi dovrà approvare questo documento insieme al Consiglio Comunale. La fase finale sarà il PUG vero e proprio.”

Gli interventi e le criticità

Momenti di confronto e di ascolto aperti alla cittadinanza per poter dar voce alle esigenze del territorio e per raccogliere le idee con l’obiettivo di migliorare e soprattutto risolvere alcune delle criticità della città: “I cittadini – ha dichiarato l’architetto Igor Anastasi – in passato sono stati traditi da tanti meccanismi da parte della politica quindi devono essere coccolati. Noi con questo sistema di incontri partecipativi stiamo iniziando con questo processo di raccolta delle loro istanze. Stiamo cercando di far capire alla città cos’è il PUG è che rappresenta un’opportunità fondamentale per Catania.”

L’iniziativa del Partito Democratico

Un’iniziativa itinerante promossa dal Partito Democratico e Officina Democratica che ha portato all’approvazione da parte della Giunta comunale, alla fine del 2024, dell’Atto di indirizzo con il sottotitolo “Catania 2030”.

Un documento politico-amministrativo che orienta l’attività dell’Ufficio del Piano nella redazione di documenti tecnici insieme anche alla collaborazione di esperti incaricati degli studi geologico, agricolo-forestale, socioeconomico e della Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

“Il PD – ha affermato Giuseppe Pappalardo – è stato tra i primi ad avviare questo processo. Sappiamo benissimo che a Catania manca da tantissimo uno strumento regolatore e che la città ha vissuto di improvvisazione. Stanno venendo fuori tantissime idee dai vari momenti di confronto e credo che verrà fuori un bel lavoro.”

Il secondo Municipio

All’istituto salesiano Sacro Cuore si è tenuto l’incontro rivolto al secondo Municipio che comprende i territori Ognina – Picanello e Barriera – Canalicchio. Due realtà diverse con esigenze diverse come ha spiegato ai nostri microfoni il consigliere Giovanni Licciardello: “Tra le varie problematiche Ognina-Picanello è totalmente sconnessa per quanto riguarda il servizio pubblico urbano. Non c’è nessun tipo di servizio se non gli autobus che non offrono efficienza e anche la metro non esiste. Il problema di Barriera – Canalicchio invece risale all’abbattimento del cavalcavia Gioeni. Il territorio di Barriera ne è stato danneggiato, soprattutto le tante attività locali.”