“Il problema della chiusura del punto nascita è legato a stretto giro con la deroga speciale che ancora non arriva da parte del ministero della Salute, chiesta dall’assessore Razza nel 2019 e reiterata in data 20 aprile 2020. Da parte mia e del Governo regionale c’è stato sempre l’interesse affinché la struttura sanitaria fosse mantenuta, tanto che è stato previsto lo stanziamento di 1.150 mila euro per il suo mantenimento”. Lo ha detto l’assessore regionale per le Autonomie Locali, Bernardette Grasso, dopo la protesta dei residenti circa la chiusura momentanea del punto nascita in attesa della deroga da Roma.
“Posso assicurare – ha aggiunto l’esponente di Forza Italia – che dal Governo Musumeci non soltanto c’è la volontà di mantenere la struttura, ma anche di ammodernarla, puntando alla ristrutturazione del Pronto soccorso da parte dell’Asp di Messina, con particolare attenzione per l’acquisto di apparecchiature di alta e media tecnologia che interessano le sale operatorie. Si tratta di tavoli operatori, lampade scialitiche, autoclavi, lavaferri, elettro bisturi, strumentario chirurgico, colonna endoscopica. Inoltre, l’Unità operativa di Radiologia sarà fornita di apparecchi radiologici ed ecotomogrofi di ultima generazione e le unità operative saranno dotate di elettrocardiografi di alta fascia, ecotomogrofi, monitor multiparametrici e defibrillatori. Confermo che oltre a quanto già previsto dalle Rete ospedaliera sono stati aggiunti posti di terapia intensiva, l’attivazione della Stroke unit e, tra qualche giorno, sarà in funzione la risonanza”.
Come sottolineato dall’assessore Grasso, “è evidente che per ciò che riguarda l’impegno della sottoscritta nei confronti del nosocomio santagatese, parlano i fatti e gli atti parlamentari”.
“Abbiamo messo in piedi – ha precisato la rappresentante dell’Esecutivo retto dal presidente Nello Musumeci – un piano di ammodernamento tecnologico che consentirebbe una migliore e più precoce diagnosi, oltre a un miglioramento qualitativo delle prestazioni erogate ai cittadini”.
“Il comprensorio dei Nebrodi – ha concluso – merita una struttura del genere. Pertanto faccio appello al ministro Speranza affinché le esigenze di una comunità non passino in secondo piano rispetto ai cavilli burocratici”.