“I paesi della Nato non hanno voluto ascoltarci”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso sulla Piazza rossa, dove con i rintocchi dell’orologio della Torre Spasskaya sulla piazza Rossa è iniziata la parata del 9 maggio per il 77esimo per la vittoria contro la Germania nazista. “La difesa della Patria, quando il suo destino è stato deciso, è sempre stata sacra” ha detto Putin, rivolgendosi ai militari: “state combattendo per il nostro popolo nel Donbass, per la sicurezza della nostra Patria”.
“I Paesi della Nato non hanno voluto ascoltarci, quando lo scorso dicembre abbiamo proposto di definire un accordo sulla sicurezza. Significa che avevano altri progetti. Avevano preparato apertamente un’altra operazione punitiva nel Donbass, una aggressione nelle nostre terre storiche, inclusa la Crimea, a Kiev si è parlato di ripristinare le armi nucleari. Il blocco Nato ha iniziato a militarizzare i territori vicino ai nostri confini. E questo per noi rappresentava una minaccia inammissibile ai nostri confini”, ha affermato il presidente russo. “Chi ha vinto la Grande guerra ci ha chiesto di rimanere vigili perché non si ripeta una guerra mondiale”, ha aggiunto.
“Il nostro dovere è conservare la memoria di coloro che hanno schiacciato il nazismo” detto Putin. “La Russia ha sempre sostenuto la creazione di un sistema di sicurezza uguale e indivisibile” ma secondo Putin “i paesi della Nato non volevano ascoltarci, il che significa che, in realtà, avevano altri piani e lo vediamo”. “La morte di ciascuno dei nostri soldati e ufficiali è un dolore irreparabile per tutti noi”, ha poi aggiunto il presidente russo. “Il personale militare arrivato dal Donbass partecipa alla parata”.