Roma, 19 dic. (askanews) – ‘Gli ucraini si ritirano in tutte le direzioni’, ‘e noi avanziamo’. È questo il messaggio che il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato durante la trasmissione Bilancio dell’anno con Vladimir Putin, un format che combina una lunga conferenza stampa con una sessione di domande e risposte in diretta.
Nel corso della lunga, lunghissima conferenza stampa – durata oltre quattro ore e mezza – il leader del Cremlino ha risposto solo a una piccola e selezionata parte delle circa tre milioni di domande pervenute e raccolte dall’ufficio stampa guidato dal portavoce Dmitry Peskov.
Putin ha dispensato, presentandosi nei panni del padre della patria, consigli che hanno spaziato dalle giovani coppie, invitate a pensare ad avere più figli, alle scuse pubbliche con la moglie di un militare deceduto al fronte in Ucraina, fino all’esaltazione degli oltre ‘400.000 volontari’ pronti a dedicare un anno della propria vita alla Russia, arruolandosi nelle file delle truppe impegnate in prima linea sul fronte orientale.
Sul tema della guerra, il presidente russo, pur non rinunciando alle consuete invettive contro i leader europei, si è ribadito aperto all’idea di costruire un 2026 di pace. Secondo Putin – che ha evocato una visione euroasiatica della cooperazione – sia la Russia sia l’Europa trarrebbero vantaggio da un rapporto più stretto: infatti, ha sostenuto, ‘unendo le forze, se collaborassimo con i paesi europei, la Russia e i paesi europei, il nostro PIL congiunto sarebbe superiore a quello degli Stati Uniti’. Il quadro attuale è quello però del muro contro muro. E sul congelamento dei beni russi il capo del Cremlino ha rincarato: non è ‘un furto’, bensì ‘una rapina’.
In chiusura, una flebile speranza per il popolo ucraino. Putin ha dichiarato che la Russia è pronta a valutare la sospensione degli attacchi in Ucraina nel giorno delle elezioni, qualora queste si svolgessero a Kiev. Ha però precisato che ‘se Kiev vuole usare le elezioni per fermare l’avanzata dell’esercito russo, allora questa è una scelta sbagliata’.
UCRAINI SI RITIRANO, NOI AVANZIAMO Vladimir Putin ha dichiarato che ‘l’iniziativa strategica è passata completamente nelle mani delle Forze Armate russe, le truppe avanzano in tutte le direzioni’, mentre gli ucraini si stanno ritirando.
‘Il nemico (l’Ucraina, ndr) si sta ritirando in ogni direzione’, ha annunciato Putin, specificando che ‘le forze armate russe nella regione di Zaporizhia stanno liberando un insediamento dopo l’altro, metà di Hulyaipole è sotto controllo’.
Inoltre, il presidente russo, dimostrandosi convinto che le Forze armate russe possano conseguire ulteriori successi entro la fine del 2025, ha sostenuto che 3.500 militari delle Forze Armate ucraine sono accerchiati nei pressi di Kupyansk; ‘per loro le possibilità sono praticamente nulle’.
A tal proposito, Putin ha commentato il video registrato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky trasmesso da Kupiansk, affermando che il leader ucraino è un ‘è un attore di talento, senza alcuna ironia. Non c’è nulla di insolito’.
‘Quel cartello è a circa un chilometro dalla città. Ma perché ti filmi davanti a un cartello? Perché stai fuori dalla casa? Entra semplicemente in casa, se la casa è tua’, ha affermato oggi Putin, alludendo al fatto che la città sia in questo momento in mano moscovita e non più di Kiev.
Illustrando la prospettiva del Cremlino in merito allo stato dei combattimenti, il presidente russo ha evidenziato che ‘la presa del controllo della città di Pokrovsk è un evento molto importante, perché da lì si aprono nuove opportunità’, ha affermato Putin, sottolineando che questo è un buon trampolino di lancio per ulteriori operazioni offensive.
Vladimir Putin ha definito l’esercito russo l’esercito più pronto al combattimento al mondo e, pertanto, tutte queste difficoltà, secondo il leader del Cremlino, dovrebbero ‘spingere Kiev a raggiungere un accordo’.
LA PALLA IN MANO AGLI EUROPEI Il presidente russo Vladimir Putin, rispondendo alle domande dei cronisti durante l’odierna conferenza stampa, ha dichiarato che ‘la Russia desidera ardentemente la pace e nessun conflitto militare nel 2026’.
‘Vorremmo vivere in pace il prossimo anno e senza alcun conflitto militare’, ha dichiarato Putin, aggiungendo che ‘desideriamo fortemente, e ci proponiamo, di risolvere tutte le questioni tramite negoziati pacifici’.
In relazione a ciò, il presidente Putin ha affermato che la Russia è pronta ‘al dialogo e negoziati per la fine del conflitto’, con gli Stati Uniti ‘c’è praticamente un accordo’ dal summit in Alaska lo scorso agosto e adesso ‘la palla è assolutamente nel campo dei nostri avversari, diciamo così, europei’.
‘La palla (per la questione del regolamento del conflitto in Ucraina, ndr) è interamente e completamente dalla parte dei nostri avversari occidentali, per così dire, prima di tutto dei capi del regime di Kiev e dei loro, in questo caso e prima di tutto, sponsor europei’, ha detto Putin, sottolineando che non si ritiene responsabile per le numerosissime vittime di questi quattro anni, poiché per il leader del Cremlino ‘non siamo stati noi a iniziare questa guerra’.
Invocando un accordo di pace duraturo – e quindi confermando che non ci sarà una tregua, se non una interruzione degli attacchi per permettere eventuali elezioni in Ucraina, altro punto su cui in Cremlino insiste – il presidente russo inserisce un necessario nuovo sistema di sicurezza in Europa che possa garantire stabilità all’intero quadrante euroasiatico.
‘Certamente, in queste condizioni, il nuovo sistema di sicurezza in Europa è piuttosto rilevante’, ha specificato Putin.
‘Non stiamo dicendo che un Paese non abbia il diritto di scegliere i propri mezzi di difesa, ma deve essere un approccio che non minacci nessuno, nemmeno noi’, ha proseguito Putin.
La Russia è stata ingannata e ora vuole una situazione in cui venga creato un sistema di sicurezza affidabile in tutta Europa, ha affermato il leader russo, riferendosi alla NATO.
Putin assicura che ‘non ci saranno altre operazioni speciali se ci tratterete con rispetto e se non ci prenderete in giro come fatto dalla Nato con l’allargamento verso Est’. ‘Avete ignorato i nostri interessi in termini di sicurezza e avete creato questa situazione con le vostre mani’, ha detto ancora il leader russo.
Sia la Russia che l’Europa trarrebbero beneficio dalla collaborazione, ha sostenuto il presidente russo Vladimir Putin durante la conferenza stampa di fine anno, ‘unendo le forze, se collaborassimo con i paesi europei, la Russia e i paesi europei, il nostro PIL congiunto sarebbe superiore a quello degli Stati Uniti’.
‘Naturalmente, tutto questo è teorico, ma è abbastanza evidente. È chiaro che unire e completare le nostre capacità ci permetterebbe di prosperare entrambi, invece di combatterci a vicenda come invece accade’, ha osservato Putin.
Nel frattempo, mentre il leader del Cremlino affrontava la conferenza di fine anno, dal Cairo Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha aperto alle ultime dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, sostenendo che se Parigi è disponibile, anche Mosca è aperta al dialogo.
PUTIN CON TRUMP CONTRO BRUXELLES La Russia, a differenza dell’Europa, non è mai intervenuta nelle elezioni degli Stati uniti, ha sostenuto Putin,
‘Una volta accusavano Trump del fatto che la Russia fosse intervenuta nelle elezioni, ma non è stato confermato nulla e tutte le indagini del Congresso sono fallite. Non c’è stata alcuna cooperazione né ingerenza russa’, ha dichiarato il capo del Cremlino, riferendosi alle accuse avanzate in passato contro Mosca durante la presidenza di Donald Trump.
Putin ha invece detto che le interferenze sono arrivate dall’altra parte dell’Atlantico. ‘Le élite europee intervenivano, e intervenivano direttamente’, ha affermato, aggiungendo che tali azioni sarebbero state condotte ‘in modo chiaro, aperto e visibile’.
Il leader del Cremlino, inoltre, ha anche appoggiato la battaglia del presidente statunitense Donald Trump contro l’emittente pubblica britannica BBC, specificando che ‘è ovvio, penso che il presidente Trump abbia ragione’.
Sul tema di giornata, invece, il presidente russo Vladimir Putin, si è espresso sottolineando che il congelamento dei beni russi non è ‘un furto’, bensì ‘una rapina’.
”Furto’ non è la definizione corretta per questo’, ha rappresentato Putin nel corso della conferenza stampa, specificando che ‘il furto è compiuto di nascosto. Qui invece avviene alla luce del sole, quindi si tratta di una rapina’.
‘Le conseguenze sono molto gravi per i rapinatori’, ha osservato il presidente russo, aggiungendo che questa iniziativa ‘mina la fiducia’ anche di altri Stati nei confronti dell’Unione europea.
FAR TORNARE DI MODA LE FAMIGLIE NUMEROSE, LA MISSIONE DI PUTIN Nel corso della lunga conferenza stampa, il presidente Putin ha più e più volte rimarcato il tema della denatalità che sta colpendo la Russia e quasi tutti i paesi post-industriali.
‘È necessario rendere ‘di moda’ avere un figlio’, ha dichiarato oggi il presidente russo Vladimir Putin nel corso della tradizionale conferenza di fine anno.
‘Certo, è importante che questo diventi di moda, affinché le persone capiscano la gioia della maternità e della paternità’, ha osservato il capo dello Stato.
Analizzando il declino demografico dei principali Stati post-industriali infatti, il leader del Cremlino ha affermato che la Russia è sta promuovendo nuove iniziative a sostegno della natalità.
Il problema del calo delle nascite è pressante per quasi tutti i paesi con grandi economie postindustriali, ‘questa è una questione che riguarda tutti i paesi con un livello di sviluppo post-industriale, quasi tutti i paesi con grandi economie: la stessa cosa sta accadendo quasi ovunque’, ha osservato Putin.

