Ospite del giorno di Luigi Ansaloni e dell'opinionista Giovanni Pizzo è Maurizio Croce, soggetto attuatore contro il dissesto idrogeologico in Sicilia
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Ospite del giorno di Luigi Ansaloni e dell’opinionista Giovanni Pizzo è Maurizio Croce, soggetto attuatore contro il dissesto idrogeologico in Sicilia. “La nostra è una Regione sicura per quanto riguarda frane e altro? Certamente non è già sicura, dal punto di vista del suolo, ma stiamo investendo molto e il nostro obiettivo è quello”.
Croce parla dei momenti difficili vissuti dal punto di vista idrogeologico dalla Sicilia: “La frana dell’Imera, quando ci fu questo evento drammatico, è stato uno degli eventi peggiori, ci sono ancora indagini in corso dopo anni. Continuiamo a monitorare i viadotti ovviamente, sia come strutture sia come terreni, ma per ora non ci hanno dato ulteriori criticità gravi. Ai tempi dell’Imera non esisteva monitoraggio, non ci si poteva aspettare molte cose, diciamo così. Ovviamente non possiamo poi dimenticare tragedia come come Giampilieri, come Barcellona, che hanno messo a nudo tutte le nostre difficoltà, le difficoltà della Sicilia”.
Croce parla anche della programmazione futura: “La nostra è una regione che ad oggi ha programmato 800 milioni di euro per la difesa del suolo, con un fabbisogno di 3 miliardi e mezzo di euro. Ottocento milioni è comunque una cifra ingente, abbiamo investito molto insomma, è stato messo dagli obiettivi principali del governo Musumeci. Il 50% di questo programmato è già in atto, con cantieri aperti, circa 320 milioni, per un importo di circa 400 milioni. Siamo una struttura che tutto sommato sta mettendo in giro dell’economia reale nei confronti delle imprese”.
I problemi comunque ci sono, eccome: “In Sicilia c’è anche tanto abusivismo e questo rende tutto pericoloso. E’ una regione sicura da questo punto di vista? Certamente non è già sicura, dal punto di vista del suolo, stiamo investendo molto e il nostro obiettivo è quello – dice Croce -. Dire dove sono le parti più critiche oggi è difficile, però la novità da qualche anno a questa parte, c’è anche il rischio del mare stesso, perchè c’è un’evoluzione costante. Le nostre coste si stanno erodendo, probabilmente perchè è cambiato il clima”.
A proposito di infrastrutture, ultima battuto sul ponte sullo Stretto?” Assolutamente favorevole – conclude Croce -. Da passeggero di treni devo dire che è paradossale, mortificante, che ancora la Sicilia debba vivere il treno che si “spacca” per entrare nelle navi”.