Orlando, "Rifiuti e traffico, Palermo è tornata indietro nel tempo" - QdS

Orlando, “Rifiuti e traffico, Palermo è tornata indietro nel tempo”

Luigi Ansaloni

Orlando, “Rifiuti e traffico, Palermo è tornata indietro nel tempo”

mercoledì 02 Giugno 2021

Si è parlato di rifiuti, di Tari, di bilancio e di traffico, e uno dei rappresentanti più importanti dell'ultima era Orlando non si è tirato indietro da giudizi forti

Ospite a QdS Pausa Caffè, condotto da Luigi Ansaloni insieme all’opinionista Giovanni Pizzo, è il presidente del consiglio comunale di Palermo, Totò Orlando.

Si è parlato di rifiuti, di Tari, di bilancio e di traffico, e uno dei rappresentanti più importanti dell’ultima era Orlando non si è tirato indietro da giudizi forti e anche da delle “ammissioni di colpa”.

I rifiuti, intanto, annosa questione: “Palermo non ha una tassa alta, ma lo è se confrontata ad un servizio basso – dice Orlando -. Bisognerebbe pagarla tutti ma bisognerebbe migliorare il servizio, e non ci siamo riusciti in questi anni, inutile nasconderlo. La Rap non è a livelli accettabili. Certo, si veniva dall’Amia che era fallita, la tassa è aumentata ma il servizio, se non peggiorato, è rimasto uguale. La Tari è una ferita aperta”.

La Rap sta per fallire? “C’è un elemento nuovo. Palermo ha usufruito di una discarica, ora praticamente non c’è, e ci sono dei costi, dovuti proprio a questo, ovvero quello di trasportare i rifiuti fuori. La Rap potrebbe rischiare la messa in liquidazione, se non di fallire, questo è chiaro”.

Palermo è anche una città che ormai è la capitale del traffico: “La situazione non è buona. Alla fine di due mandati non avere una strada in più è pesante, anzi ce n’è una meno, vedi viale Regione con tutti i problemi, abbiamo una serie di cantieri aperti, tutto questo ci ha portato indietro nel tempo. Siamo ripiombati in un contesto veramente difficile – ammette Orlando -. C’è stata una mancanza di programmazione, un non controllo della macchina amministrativa. Il ponte Corleone è un esempio. Il tema delle infrastrutture non è stato mai affrontato in maniera laica, reale.

Noi viviamo la più grande opera pubblica della città, il tram, che dovrebbe essere una festa, una panacea per il traffico, con l’atteggiamento di chi nessuna sa in realtà cosa. C’è un tema di ideologizzazione delle questioni – continua il presidente del consiglio comunale -. Nessuno in questa città è contro il tram, ma qualcuno lo utilizza per creare una cortina tra una posizione ideologica e una non conoscenza dei fatti”.

E dunque qual è lo scenario del dopo Orlando? “Credo che negli ultimi anni il sindaco ha fatto delle scelte che lo hanno portato a coinvolgere una cerchia sempre più ristretta di rappresentanti della società e della politica – dice -. Credo che in mancanza di una personalità così forte bisognerà mettere insieme tante energie, chiedendoci tutti dove vogliamo andare. Palermo vive uno dei momenti più difficili della sua storia, serve il contributo di tutti”.

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