Ospite Giovanni Scalia, amministratore delegato della Gesap, la società che gestisce l'aeroporto di Palermo "Falcone e Borsellino"
Nuova puntata di Qds Pausa Caffè, il format di qds.it, sito internet del Quotidiano di Sicilia. Ospite Giovanni Scalia, amministratore delegato della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo “Falcone e Borsellino”.
Inevitabile parlare di turismo legato alla pandemia e di quello che sarà il futuro dell’aviazione civile. Si prepara un’estate in grande per lo scalo di Punta Raisi: 91 destinazioni (27 nazionali e 64 internazionali) per collegare 21 Paesi; 31 compagnie aeree (4 operano per la prima volta su Palermo: Blue Air, Lot, Lumiwings e Wizz Air); una nuova base aerea Wizz Air, che si aggiunge alle esistenti di Alitalia, Ryanair e Volotea.
“Ci sarà una fortissimo ripartenza. Veniamo da mesi bloccati, ma vediamo un’inversione di tendenza – dice Scalia -. Abbiamo prospettive importanti per i mesi estivi. Avevamo 27 compagnie aeree prima della pandemia, ora ne avremo 31. Quindi ancora di più. L’aeroporto ha svolto anche un ruolo sociale in questi mesi, non dobbiamo dimenticarlo. Eravamo in grande crescita, abbiamo frenato ma ora siamo pronti a riprendere da dove ci eravamo interrotti. Ne soffrirà molto il business travel, ma nel turismo penso che la ripresa sarà più veloce”.
Archiviato il 2020 come l’annus horribilis del traffico aereo a causa della pandemia, nel 2021 i numeri hanno già cominciato a far intravedere una lenta inversione di tendenza verso l’aumento dei voli e dei passeggeri che, si spera, sarà più consistente tra giugno e luglio, anche se non si potrà parlare di completa ripresa rispetto al 2019.
Secondo i dati dell’ufficio statistiche di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, gennaio si è chiuso con 87.606 passeggeri e 1.277 voli, febbraio 72.099 – 728, marzo 91.137 – 951, aprile 130.176 -1.547. Rispetto al 2020, i totali dei primi quattro mesi del 2021 segnano -57,11 per cento sui passeggeri (circa 500mila in meno) e -41,01 per cento sui voli (circa 3.100 voli in meno).
“Sono molto fiducioso per Palermo – dice Scalia -. Abbiamo vissuto uno scenario che ha visto farcela da soli. Non abbiamo ricevuto un euro. I nostri 7 milioni e mezzo di passeggeri nel 2019 abbiamo calcolato che come Pil valevano 3 miliardi e mezzo. Molti aeroporti si sono bloccati a livelli d’investimento, noi no. Crediamo molto nella centralità di Palermo nel turismo della Sicilia e non solo e siamo pronti a rendere l’aeroporto Falcone e Borsellino non solo un luogo di passaggio ma anche un posto dove vivere un’esperienza, dove si vive il piacere di passare del tempo in un aeroporto”.
