Un argomento che spesso genera dibattito e senza dubbio la pena di morte. Può sembrare anacronistico parlare di questa tematica nel 2025 ma ci sono ancora nazioni che la applicano (su tutti primeggiano gli Stati Uniti). Ma quali sono i Paesi che hanno ancora nel proprio codice penale la pena di morte nel 2025?
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Ecco i Paesi che applicano la pena di morte nel 2025
Ci sono ancora diversi gli Stati in cui vige la pena di morte, anche se non tutti la applicano effettivamente. I reati per cui è prevista e le modalità di esecuzione sono aspetti altrettanto importanti per questa pena. Qualcuno la considera una vera e propria barbaria, altri la giusta punizione per i crimini più efferati. Da un punto di vista prettamente funzionale, possiamo però dire che la pena di morte non funziona granché come deterrente, al contrario di ciò che tanti pensano.
Di norma, la pena capitale è prevista per l’omicidio e l’alto tradimento, ma spesso anche per spionaggio e tentativi sovversivi oltre che per crimini sessuali. Ecco dunque l’elenco completo dei Paesi con la pena di morte:
L’elenco
- Algeria
- Botswana
- Camerun
- Comore
- Repubblica del Congo
- Egitto (anche per traffico di stupefacenti e bestemmia)
- Etiopia
- Gambia
- Kenya
- Lesotho
- Liberia
- Libia
- Malawi
- Mali
- Mauritania (anche per la sodomia)
- Marocco
- Niger
- Nigeria (compresa la sodomia, oltre a eventuali specifiche della legge islamica vigente nel Nord)
- Somalia
- Sudan e Sudan del Sud (anche per sodomia, prostituzione e apostasia)
- eSwatini
- Tanzania
- Tunisia
- Uganda
- Antigua e Barbuda
- Bahamas
- Barbados
- Belize
- Dominica
- Giamaica
- Saint Kitts e Nevis
- Saint Lucia
- Saint Vincent e Grenadine
- Trinidad e Tobago
- Turks e Caicos
- Stati Uniti, con 25 Stati/territori abolizionisti e la sospensione dell’applicazione federale
- Guyana
- Perù
- Afghanistan (tra cui adulterio, sodomia, apostasia, omosessualità)
- Arabia Saudita (apostasia, reati di droga, condotta sessuale immorale e stregoneria)
- Bahrein
- Bangladesh (anche per reati di droga)
- Brueni (anche per il possesso di stupefacenti)
- Cina
- Giordania
- India
- Indonesia
- Iran (tra cui sodomia, terza condanna per uso di alcol, prostituzione reiterata e adulterio)
- Iraq (anche distribuzione di droga)
- Israele
- Giappone
- Corea del Nord
- Kuwait (anche per traffico di droga)
- Laos (per traffico di droga)
- Libano
- Malaysia
- Maldive
- Birmania
- Oman
- Pakistan (tra cui sodomia)
- Qatar
- Singapore (anche per detenzione di stupefacenti)
- Sri Lanka
- Siria
- Taiwan (anche per traffico di droga)
- Thailandia (tra cui ribellione e traffico di droga)
- Emirati Arabi Uniti (tra cui reati di droga e omosessealità)
- Vietnam (tra cui reati di droga e contro il patrimonio)
- Yemen (tra cui omosessualità e adulterio);
- Russia, di cui non si dispongono dati ufficiali e con diversi interventi contradditori
La pena di morte in Italia
E in Italia? La pena di morte non è nell’ordinamento penale, che attribuisce una funzione rieducativa al condannato e non deve contrariare il senso di umanità costituzionale. Ma attenzione, l’abolizione fomrale della condanna a morte è avvenuta nel 1948 grazie alla Costituzione.
Ad onor di cronaca, già nel 1889 è stata abolita la pena di morte nel Regno d’Italia, ma poi è stata reintrodotta dal regime fascista di Benito Mussolini. Si ebbero ben 118 esecuzioni, di cui l’ultima nel 1947.

