Le città siciliane continuano a rimanere in basso nella classifica della Qualità della Vita in Italia realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, arrivata alla 25esima edizione.
Secondo i dati diffusi nelle scorse ore, la Sicilia continua a piazzarsi nelle zone più basse in graduatoria, confermando un trend che continua a non modificarsi. Anzi, in base al report la condizione delle città isolane continua a peggiorare rispetto a 12 mesi fa.
I criteri utilizzati per stilare la classifica sono Affari e Lavoro, Ambiente, Istruzione e Formazione, Popolazione, Reati, Reddito e Ricchezza, Sicurezza Sociale, Sistema Salute e Tempo Libero. In base a questi elementi, le città della Sicilia si collocano nella “zona rossa”, la peggiore per quanto concerne la classifica.
Il primo Comune siciliano è Ragusa che si posiziona in 88esima posizione con un punteggio di 316,81, in peggioramento rispetto alla classifica del 2022 con un calo di 4 posizioni. Segue poi la città di Trapani che si conferma in 93esima posizione, in virtù di un punteggio di 242,44.
La terza città siciliana è Palermo che si colloca al 98esimo – anch’essa stabile rispetto a 12 mesi fa – con un punteggio di 161,46. La posizione numero 100 è occupata da Enna che, con un punteggio di 149,24, fa peggio dello scorso anno quando si era piazzata 97esima.
Nella classifica della Qualità della Vita figura poi un quintetto “horror” tutto siciliano con le città di Siracusa 102esima (114,53 punti, unica nota lieta con un miglioramento di 4 posizioni), Catania 103esima (95,37, peggioramento di una posizione), Agrigento 104esima (95,15 punti, l’anno scorso 103esima), Messina 105 con 93,05 punti e in caduta libera rispetto al 2022, quando figurava in 96esima posizione.
Caltanissetta è la peggiore città della Sicilia con un punteggio di 18,74 che vale la penultima posizione in classica al 106esimo posto. Il capoluogo nisseno peggiora il piazzamento dello scorso anno, quando figurava come terz’ultima.
La classifica sulla Qualità della Vita conferma ancora una volta il divario da Nord e Sud del Paese. Ai primi posti, infatti si collocano ancora le città del Settentrionale. Bolzano è la località italiana dove si vive meglio, con un punteggio totale di 1.000 punti. Segue la città di Milano che conquista il secondo posto (nel 2022 era quinta) con 924 punti. Bologna mantiene la terza posizione dello scorso anno con un punteggio di 890,21.
Il Nord vince a mani basse rispetto al Sud, con le prime 32 posizioni interamente occupate da città ubicate nella parte settentrionale dello Stivale. La prima città del Centro-Sud a comparire è Roma, 33esima.
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