Le tre classifiche "generazionali" -- - ciascuna composta da 12 parametri - misurano con i numeri la vivibilita' del territorio per bambini, giovani e anziani.
Cagliari a misura di bambino, Ravenna attraente per i giovani, Trento primeggia per il benessere degli anziani. Sono le tre province al primo posto nelle graduatorie della Qualita’ della vita declinata per tre target generazionali, in base agli indicatori statistici selezionati dal Sole 24 Ore.
Le tre classifiche “generazionali” (ciascuna composta da 12 parametri) misurano con i numeri la vivibilita’ del territorio per bambini, giovani e anziani. Gli indicatori sono stati selezionati per evidenziare particolari aspetti che influenzano la qualita’ della loro vita. Da Nord a Sud, i divari territoriali assumono anche contorni generazionali.
Cagliari primeggia per numero di pediatri attivi e offre uno dei migliori rapporti tra la retta dell’asilo nido e il reddito medio dichiarato, offrendo il posto al 27% dei bambini da 0 a 3 anni, ma scende al 71^ posto per qualita’ della vita dei giovani e al 25^ per gli anziani. Tuttavia, nella stessa provincia i residenti sotto i 10 anni sono diminuiti del 14% negli ultimi cinque anni, mentre e’ cresciuta dell’11% la popolazione anziana.
Ravenna e Trento, invece, sembrano unire diverse generazioni: entrambe, oltre ad essere le piu’ attrattive rispettivamente per i giovani e per gli anziani, si piazzano nelle top ten anche delle due categorie rimanenti.
E negli ultimi cinque anni, in queste due province, la popolazione tra i 18 e i 35 anni, e’ in crescita, anche se lieve. Nelle tre top ten emerge anche la quasi totale assenza delle grandi aree metropolitane, con la sola eccezione di Bologna (gia’ prima per la Qualita’ della vita 2020) che guadagna l’ottavo posto per benessere dei giovani e il quinto per gli anziani.
Milano e Roma appaiono solo nella top ten dedicata agli over 65, trainate dagli importi medi delle pensioni. Per i bambini, invece, si piazzano rispettivamente 42^ e 18^. Male per i giovani anche Napoli (103^).