ROMA – L’ennesima batosta per il Mezzogiorno e per i suoi cittadini. Le città del Sud, infatti, non sono a misura di bambini, giovani e anziani, così come certificato dall’analisi pubblicata ieri da Il Sole 24 Ore. Delle trenta province che popolano la parte alta delle tre graduatorie sono 17 quelle appartenenti alla macro-area del Nord-Est, altre dieci sono territori del Nord-Ovest, due sono del Centro e una del Mezzogiorno (le ultime tre, in particolare, si incontrano nell’indice dedicato ai più piccoli, tra 0 e 14 anni).
Le classifiche misurano, ormai da cinque anni, le “risposte” dei territori alle esigenze specifiche dei tre target generazionali più fragili e insieme strategici, i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute. Bolzano svetta nella graduatoria sulla qualità della vita degli over 65, seguita da Treviso e Trento. Gorizia si conferma, per il secondo anno consecutivo, in testa nell’indice rivolto ai giovani, che fotografa le opportunità offerte dai territori ai residenti tra 18 e 35 anni, inseguita proprio da Bolzano, Cuneo e Trieste. Infine, Lecco, Siena e Aosta occupano il podio della graduatoria che misura il benessere dei bambini.
In particolare, la provincia altoatesina si distingue per il benessere degli “over” con il più basso consumo di farmaci per malattie croniche, la più elevata spesa sociale per gli anziani e l’alta incidenza di biblioteche.
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