Quanto guadagna un arbitro di serie A e B? Molti appassionati di calcio se lo chiedono ogni volta che guardano le partite della propria squadra del cuore e osservano questa figura fondamentale in ogni match correre da una parte all’altra del campo.
Ecco gli stipendi – stimati, naturalmente – degli arbitri di serie A e serie B, compresi i benefit e i rimborsi spettanti per l’attività svolta.
Quanto guadagna un arbitro di serie A e B? Gli stipendi
Lo stipendio di un arbitro di serie A varia da 20mila euro (per il primo anno) a 90mila euro per gli arbitri internazionali. Secondo le stime di Calcio&Finanza relative alla stagione 2022-2023, in particolare, questi sono i compensi medi per stagione:
- 1° anno: 20.000 euro (7.000 euro per un assistente);
- Da 0 a 50 gare di Serie A: 30.000 euro (10.000 euro per un assistente);
- Oltre 50 gare di Serie A: 60.000 euro (20.000 euro per un assistente);
- FIFA ed ex FIFA (arbitri internazionali): 90.000 euro (27.000 euro per un assistente).
A questo compenso fisso – che è per la cessione dei diritti d’immagine e dipende dall’esperienza – si aggiunge una componente variabile relativa ai rimborsi e ai gettoni di presenza. Un arbitro di serie B, invece, in genere guadagna 1.700 – 2.000 euro a partita, più rimborsi spese. Un assistente, invece, percepisce circa 700-1.000 euro.
Altri dati
Il gettone per partita ammonta a circa 4mila euro per il direttore di gara, mentre un addetto al VAR ottiene circa 1.700 euro a presenza.
Rimborsi e altri benefit
Si ricorda che un arbitro di serie A o di serie B, inoltre, oltre allo “stipendio fisso” percepisce anche rimborsi e vitto e alloggio per le trasferte. Infine, tutti gli arbitri con la tessera FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) possono accedere gratis a tutte le partite e alle manifestazioni calcistiche che si svolgono sotto l’egida della Federazione.
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Immagine di repertorio

