Per poter esercitare la professione forense e diventare dunque avvocato è necessaria l’iscrizione all’albo professionale. A questa possono essere iscritti coloro che, in possesso della laurea in giurisprudenza conseguita a seguito di corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, hanno superato con esito positivo l’esame di Stato. Per poter sostenere l’esame di Stato è necessario aver ultimato un periodo di pratica forense presso un Avvocato già abilitato (cd. dominus) o presso altre Avvocature (come l’Avvocatura dello Stato).
Per sostenere l’esame di Stato e diventare avvocato è obbligatorio completare un periodo di praticantato (pratica forense) presso uno studio legale. Il periodo di pratica, generalmente della durata di 18 mesi, può tuttavia presentare durate diverse a seconda dei singoli casi.
Ad esempio:
Diventare un praticante avvocato richiede l’iscrizione nel Registro dei praticanti, tenuto presso il Consiglio dell’Ordine forense della circoscrizione in cui si trova il Tribunale in cui svolgerà la pratica.
Prima di esaminare la disciplina sull’esame di Stato è necessario sottolineare che le disposizioni relative all’abilitazione professionale sono contenute nella L. 247/2012 sulla professione forense. Ricordiamo che nel bando della sessione 2023/24 si fa ancora riferimento alla disciplina contenuta nel D.L. 31/2021.
Una volta compiuta la pratica forense, per diventare avvocato occorre sostenere il relativo esame. Per la sessione 2023/24 dell’esame sono previste una prova scritta e una prova orale.
Pertanto, per i candidati della sessione d’esame 2024 dovranno sostenere una prova scritta, che consisterà nella redazione di un atto giudiziario sui temi proposti dal Ministero della giustizia che postuli conoscenze di diritto sostanziale e processuale su un quesito proposto in materia a scelta del candidato tra diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo, e una prova orale divisa in tre fasi:
La nuova legge professionale 31 dicembre 2012, n. 247, all’art. 46 stabilisce, tra le altre cose, che l’esame di avvocato si articola in tre prove scritte e una prova orale, ma, differentemente da come accadeva in passato, con il solo ausilio di codici senza il commento o annotazioni giurisprudenziali. Tuttavia, l’attuazione di tale previsione è stata diverse volte rinviata, da ultimo con l’emendamento al decreto Milleproroghe approvato dalle commissioni parlamentari il 13 febbraio 2024 che ha prorogato di un ulteriore anno l’entrata in vigore della disciplina per l’esame di abilitazione prevista dalla L. 247/2012.
Lo stipendio medio per avvocato in Italia è € 30 000 all’anno o € 15.38 all’ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di € 21 000 all’anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a € 57 120 all’anno.
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