In Italia nel 2025 quella dell’estetista è una figura molto richiesta, sia per quanto concerne i centri estetici classici che quelli innovativi come spa, resort o studi specializzati nei trattamenti per viso e corpo. Questo lavoro si distingue in tante competenze, da quella tecnica al benessere fino alle capacità relazionali. Ma quanto guadagna un’estetista in Italia? Vediamo cifre e stipendio nel 2025.
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Lo stipendio di un’estetista in Italia nel 2025
Quanto guadagna un’estetista in Italia? Lo stipendio di questa professione dipende da tanti fattori. Vediamo quali:
- il tipo di contratto (se si è dipendenti o in proprio);
- l’esperienza nel settore;
- la specializzazione acquisita
- la zona geografica in cui si lavora;
- il numero di ore lavorate;
- la capacità di fidelizzare i clienti
Le cifre dello stipendio di un’estetista nel 2025
Bisogna fare chiaramente delle differenze sul guadagno di un’estetista. Se si lavora come dipendente di un centro estetico, lo stipendio viene regolato dal contratto collettivo nazionale del settore benessere (CCNL Acconciatura ed Estetica). Il compenso varia in base all’inquadramento, all’esperienza e alla regione in cui lavori.
- 1° Livello (apprendista) – 1.000-1.200 euro
- 2° Livello (2-5 anni di esperienza) – 1.200-1.400 euro
- 3° Livello (oltre 5 anni di esperienza) – 1.400-1.600 euro
- 4° Livello (responsabile) – 1.600-1.900 euro
Tutte queste cifre fanno riferimento a un contratto full time di 40 ore settimanali, ma le estetiste part-time in Italia ve ne sono molte soprattutto nei centri abitati. Il tutto cambia anche in base alle zone d’Italia in cui si lavora dove al Nord gli stipendi sono più alti mentre scendono a un massimo di 1.300 euro in Sicilia e Sardegna.
Come aprire un centro estetico in Italia nel 2025
Ma per un’estetista per mettersi in proprio può aprirsi un suo centro estetico, impegno che richiede sacrifici, competenze e strategia. Anche perché servono determinati requisiti e abilitazioni professionali come:
- Qualifica professionale da estetista o assumere una persona qualificata come responsabile tecnico
- Avere o affittare un locale idoneo e conforme alla legge
- Aprirsi una Partita IVA, iscriversi al Registro delle Imprese e alla Camera di Commercio