Nello sport e soprattutto nel calcio ci sono delle figure che riescono ad influenzare (in positivo o in negativo) l’andamento di un club professionistico e che può determinarne anche le stagioni: quella del procuratore sportivo. Ogni calciatore ha un suo agente che ha un ruolo ben definitivo che agisce per gli interessi del suo assistito. Ma quanto guadagna? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
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Quanto guadagna un procuratore: lo stipendio
Con il mestiere di procuratore sportivo si può ambire ad uno stipendio molto alto, soprattutto se in questo ruolo si riesce a scoprire e rappresentare un grande talento che può fare carriera in grandi club. Il guadagno dipende dai calciatori che si rappresentano, poiché dipende delle commissioni (percentuali) che alcuni club o i giocatori inseriscono nei costi d’ingaggio di un cartellino o sul trasferimento.
Maggiore sarà il guadagno di un giocatore e maggiore sarà l’importo incassato dal procuratore. Ma come si diventa agente sportivo? Intanto, chi si approccia a questa professione, viene assunto come dipendente delle agenzie di rappresentanza.
I guadagni
Ma quanto guadagna un procuratore alle prime esperienze? All’inizio i guadagni sono bassi, in quanto l’azienda per la quale si lavora incassa molto dalle commissioni però prevedendo uno stipendio fisso tra i 1.000 e 3.000 euro al mese.
Ovviamente anche alle prime esperienze nel caso in cui si dovesse portare a termine un’operazione di mercato (che può anche essere un rinnovo di contratto) si può incassare anche una piccola parte di quanto complessivamente incassato.
Tuttavia c’è almeno la sicurezza di un posto fisso, senza doversi preoccupare di avere un parco giocatori fornito come invece deve fare chi lavora come procuratore sportivo in autonomia. Ma chi lavora da solo ha la possibilità di maggiore guadagni.
Le commissioni
Un procuratore guadagna in base alle commissioni. Ma cosa sono? Si tratta di una percentuale sul valore complessivo dell’operazione che ha coinvolto il proprio assistito. Generalmente le commissioni sono di due tipi:
- quelle pagate dai calciatori in base allo stipendio percepito;
- quelle pagate dalle società per le singole operazioni che coinvolgono club e calciatore, come ad esempio il trasferimento, ma anche il rinnovo di contratto.
Di fatto il procuratore non ha particolare interesse a tenere fermo un certo giocatore, specialmente laddove si renda conto che la società per cui gioca non può garantire un certo tipo di stipendio.
Ma prendiamo un esempio attuale: la scorsa estate il trasferimento di Joshua Zirkzee, stellina olandese ceduto dal Bologna al Manchester United il cui costo del cartellino è pari a 40 mila euro (c’è una clausola), ma per cui il suo agente – il famosissimo Kia Joorabchian, storico procuratore di Carlos Tevez – sembrerebbe richiedere una commissione pari a 15 milioni di euro.

