La Messa a Disposizione è un importante strumento che consente a docenti e aspiranti insegnanti di svolgere delle supplenze, senza passare attraverso il concorso pubblico o le graduatorie di istituto. Ma quanto guadagna un supplente MAD all’ora?
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Un supplente MAD dovrà rispettare determinati requisiti e seguire una determinata procedura.
La Messa a Disposizione è un iter informale di candidatura, utilizzato nel contesto scolastico italiano per proporsi per le supplenze nelle scuole, legalmente riconosciuto. La MAD è uno strumento molto importante per le scuole, perché nel caso in cui non ci siano docenti disponibili nelle graduatorie, i Dirigenti Scolastici hanno la possibilità di coprire le assenze con supplenze di medio o lungo periodo.
La possibilità di presentare una candidatura spontanea non è limitata esclusivamente ai docenti. Esistono, infatti, quattro tipologie di Messa a Disposizione:
La MAD può essere inviata senza possedere tutti i requisiti richiesti ai docenti di ruolo: basta avere la laurea oppure un diploma per i profili di insegnante ITP (insegnanti tecnico pratici). Quando il Dirigente Scolastico ha esaurito le disponibilità di docenti presenti nelle graduatorie di seconda e terza fascia, convoca i candidati in MAD.
La presentazione della Messa a Disposizione può essere effettuata tramite i seguenti metodi:
La candidatura va inviata direttamente agli istituti in cui si desidera svolgere la supplenza. Va, inoltre, indirizzata al Dirigente Scolastico, il quale è responsabile della possibile selezione delle candidature ricevute. Nonostante la MAD sia una forma di candidatura informale, è fondamentale inviarla seguendo alcune precauzioni specifiche. Puoi inviare la MAD in un’unica provincia, ma non ci sono limitazioni per le scuole.
Alcuni siti web delle scuole hanno un modello o un form consigliato per l’invio delle MAD, dove viene specificata anche la modalità di ricezione della domanda. In caso contrario, esistono tanti modelli e piattaforme online che possono aiutare nella candidatura. I moduli di base sono molto semplici: si inseriscono i dati anagrafici da inserire e si specificano i titoli di studio e le classi di concorso.
Lavorare tramite la Messa a Disposizione (MAD) comporta l’assunzione di un incarico di supplenza. In media, i docenti assunti attraverso la MAD possono aspettarsi uno stipendio che varia approssimativamente tra 1.100 e 1.300 euro netti al mese.
La retribuzione media per un supplente, a seconda del livello scolastico, è solitamente la seguente:
Ma nello specifico, quanto guadagna all’ora un supplente MAD? Vediamo quanto viene pagato l’ora:
Questi importi, ovviamente, possono variare in base a diversi fattori, tra cui eventuali benefici aggiuntivi come l’assegno al nucleo familiare, ferie non godute e altri compensi.
La normativa che disciplina le supplenze brevi prevede una procedura specifica per la gestione dei pagamenti. Una volta formalizzato il contratto, la segreteria scolastica inserisce i dati nel sistema informatico ministeriale e li trasmette al NoiPa. Il sistema del ministero dell’economia effettuerà il calcolo dello stipendio utilizzando la funzione del Cedolino Unico, che poi verrà verificato dalla scuola. Se tutto è corretto, autorizza il pagamento. I dati finali vengono successivamente trasmessi alla Ragioneria Generale dello Stato per una verifica aggiuntiva della disponibilità dei fondi.
Nel caso in cui i fondi necessari per il pagamento non siano immediatamente disponibili, NoiPa attende che il Ministero ricarichi i fondi. Dopodiché comunica alla Ragioneria dello Stato di procedere con il pagamento. Nel frattempo, il supplente dovrà pazientemente attendere.