Il 70,8% degli italiani ha una casa di proprietà - QdS

Il 70,8% degli italiani ha una casa di proprietà

redazione

Il 70,8% degli italiani ha una casa di proprietà

giovedì 15 Dicembre 2022

L’Italia è uno dei Paesi avanzati con il più alto numero di proprietari. Il 20,5% vive in affitto, l’8,7% ha casa in usufrutto o a titolo gratuito, Il 28% delle famiglie proprietarie ha altri immobili

ROMA – Gli italiani amano la loro casa, le abitazioni sono mura che rassicurano, la casa è un luogo comodo, confortevole, caratterizzato da spazi conformi a utilizzi vecchi e nuovi.

È quanto rilevato dal primo rapporto Federproprietà-Censis, dal quale emerge che il 70,8% delle famiglie italiane è proprietaria della casa in cui vive, il 20,5% vive in affitto e l’8,7% ha una casa in usufrutto o a titolo gratuito. Il 28% delle famiglie proprietarie possiede altri immobili di proprietà.

L’Italia è uno dei Paesi avanzati con il più alto numero di proprietari di casa, tanto che la proprietà immobiliare va considerata come un costitutivo della nostra società.

All’interno di tale contesto socio-economico e culturale, un pregiudizio da rimuovere è il preconcetto che l’essere proprietario di casa sia una prerogativa dei ceti benestanti.

I dati indicano che nel primo quintile, cioè il 20% di famiglie con minore disponibilità economica, il 55,1% è proprietario della residenza in cui vive, è il 65,5% nel secondo quintile, il 72,4% nel terzo quintile, il 77% nel quarto quintile e l’83,9% nel quintile con migliore condizione economica. Il 91,9% degli italiani considera la propria casa un rifugio, l’89,7% si sente tranquillizzato e rassicurato dall’essere proprietario dell’abitazione in cui vive; l’83,1% esprime la propria personalità anche attraverso la propria casa; al 78% degli italiani capita di trascorrervi gran parte del tempo libero;il 54,5% vuole aiutare figli o nipoti ad acquistare la prima casa, perché è un modo per dare solidità alla loro condizione di vita.

Nel periodo pandemico si sono delineate nuove funzioni della casa che da luogo del privato e della relazionalità familiare si è dovuta evolvere tempestivamente in contesto di esercizio di una molteplicità di funzioni che, tradizionalmente, erano proprie di luoghi deputati.

È così che la casa ha iniziato a ricoprire diverse tipologie di utilizzo: il 96,3% degli studenti dichiara di essere attrezzato per svolgere attività di studio e formazione a distanza (modello Dad); l’89,3% degli italiani cucina in casa; l’84,5% utilizza la casa come luogo di incontro per amici o parenti; il 78% trascorre in casa gran parte del proprio tempo libero; il 47,1% degli occupati vi svolge attività di lavoro smartworking; il 43,7% degli italiani vi svolge attività di fitness e sport; al 17,7% capita di svolgervi attività di cura e assistenza. Che le case siano adatte ad accogliere molte attività lo dimostra il fatto che ben l’87,2% degli italiani dichiara che in relazione alle necessità familiari lo spazio in casa è adeguato e ben suddiviso. Per la maggioranza degli italiani le proprie abitazioni sono confortevoli.

Case comode perché dispongono di tutto il necessario per rispondere ai bisogni quotidiani delle persone, cadenzati da tempi sempre più concitati e ristretti che richiedono, ad esempio, una disponibilità di servizi adeguata che consenta, ad esempio, ai conviventi di prepararsi e uscire insieme negli orari di punta della giornata. Ed è così che: il 62,3% degli italiani dispone di una casa con più di un bagno; l’84,9% ha una stanza che svolge solo la funzione di tinello, sala da pranzo o soggiorno; il 69,2% ha un box auto; il 91,9% un terrazzo, giardino, balcone o altro spazio aperto privato; il 57,3% una cantina. Il 51,7% dei proprietari di casa è convinto che il valore della propria casa non sia aumentato negli ultimi dieci anni.

È una percezione trasversalmente condivisa che, del resto, trova conferma nelle dinamiche reali del mercato poiché, mentre nella Ue i prezzi delle abitazioni tra il 2010 e il 2019 sono cresciuti del +19,4%, in Italia sono diminuiti del -16,6%, con una ripresa più di recente del +4,6% tra il 2019 e il 2021 e del +5,2% nel secondo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il 53,2% dei risparmiatori ritiene che la casa non sia tra le forme migliori di investimento, in grado di garantire preservazione e rivalutazione nel medio-lungo periodo dei patrimoni. Inoltre, le spese associate all’abitazione sono un elemento che incide molto sul bilancio economico delle famiglie e dei proprietari di casa: il 76,5% dichiara che tali spese pesano molto o abbastanza sul budget familiare o personale, mentre il 71,7% degli italiani è convinto che le tasse che ruotano intorno alla proprietà della casa siano troppo alte.

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