Pezzi di Pizzo

I Quattro Canti

Non lontano da Palazzo dei Normanni e Palazzo d’Orleans, scendendo giù per corso Vittorio Emanuele, si incontrano i Quattro Canti. Un quadrivio seicentesco che divideva il Cassaro, il quartiere antico del potere, dalla nuova città spagnola in cui c’era via Maqueda. Se vogliamo oggi trasportare nella politica odierna siciliana la simbologia dei Quattro Canti si possono delineare quattro personaggi che si metteranno in gioco in questa fase di elezioni, europee e forse provinciali.

In uno dei Canti c’è sicuramente il governatore di Sicilia, Renato Schifani, capo di Forza Italia, non solo in Sicilia ma anche in Italia. Ha scalzato dal trono trentennale Gianfranco Miccichè, e ora in queste europee deve dimostrare la sua leadership. La performance di FI in Sicilia è determinante per tutto il partito. Un risultato sotto le attese metterebbe a rischio la soglia di sopravvivenza, e si aprirebbero processi e faide.

Un altro Canto è occupato, con spinta crescente, da Salvatore Cuffaro, detto Totò, redivivo segretario nazionale della DC Nuova. Queste elezioni diranno di che pasta è fatta la sua nuova formazione e il tanto lavoro, contrada per contrada, fin qui svolto.

Poi c’è un altro ex Presidente, Lombardo, detto “Don Raffaele” da Grammichele, tenutario del feudo dell’Autonomia. Ha fatto un accordo in vista europee con la Lega di Salvini, e si appresta a chiedere spazio nelle tematiche regionali.

Un solo Canto è detenuto dalle opposizioni, molto blande finora, presenti a Palazzo dei Normanni. Il Canto è quello di Cateno De Luca, che a volte è di battaglia altre di trattativa. Senza l’opposizione blanda si sarebbe andati all’esercizio provvisorio, ma nessuno dei deputati che compongono il trio delle opposizioni, Miccichè è un oppositore solitario, avrebbe ricevuto l’acqua per il proprio orticello elettorale, da qui l’approvazione della Manovra finanziaria. Nel gioco dei Quattro Canti ogni tanto qualcuno sta al centro del gioco, ma solitamente è quello che viene fregato. Si sa che in questi giochi bisogna avere le spalle coperte.

Così è se vi pare.