Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica, come era avvenuto con Giorgio Napolitano nel 2013.
Mattarella ha ottenuto 759 voti. È il secondo presidente più votato, dopo Sandro Pertini, che arrivò a 832 nel 1978. Superato Giorgio Napolitano, che per il secondo mandato ottenne 738 preferenze.
La rielezione
Tutti contenti, con l’eccezione di Giorgia Meloni, e con sfumature diverse rispetto alle dinamiche politiche di questi sei giorni. Nelle parole dei leader dei principali partiti prevale la soddisfazione per la soluzione del Mattarella bis per il Quirinale, anche per le ricadute sul governo, anche se la convivenza tra alleati così eterogenei resterà complicata.
“Visti tutti i no e i veti, le bocciature, ho detto per serietà e non per ripiego di chiedere ufficialmente e seriamente al presidente Mattarella di sacrificarsi in modo che da domani il parlamento torna fare il parlamento e il governo a governare e magari gli speciali siano dedicati alla DAD, alle bollette della luce e del gas e per un ritorno alla normalità – ha spiegato il segretario della Lega Matteo Salvini -. Sono contento di aver messo il mio mattoncino per chiudere la settimana che rischiava di protrarsi all’infinito”. L’ex ministro dell’Interno ha chiarito di avere sentito il premier Mario Draghi tutti i giorni “e l’ho massaggiato poco fa dopo aver parlato con Giorgetti – ha aggiunto -, non vorrei che i litigi continuino in Parlamento. E me ne faccio carico orgogliosamente. Gli ho detto di vederci per ragionare sulle sfide che ci aspettano non certo di legge elettorale”. “Sicuramente pezzi di centrodestra non hanno votato candidati di centrodestra, io il mio lavoro l’ho fatto fino in fondo – ha aggiunto -. Chi vuole andare a giocare in un’altra squadra, vada. Farò una proposta agli amici di Forza Italia su riforma della giustizia e altro, allora vedremo se c’è centrodestra”.
“Io ritengo che oggi il governo sia più forte – ha aggiunto Letta -, un altro governo non so se saremo riusciti a farlo e comunque sarebbe stato più debole. E pure con un altro presidente della Repubblica il rapporto con il presidente del Consiglio era tutto da costruire e non è detto che sarebbe stato così forte. Ci guadagnano tutti: le istituzioni e la ripresa”. “In questi giorni intensi avevamo degli obiettivi. Il primo riguardava il premier Draghi che non può spostarsi al Quirinale mentre nel Paese c’è un’emergenza in atto e i cittadini aspettano delle risposte, nell’ottica di assicurare il suo operato, assicurare massima tempestività ed efficacia all’azione di governo e lo abbiamo raggiunto”, ha sottolineato Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle. Per il leader di Leu e ministro della Salute, Roberto Speranza, “Mattarella è la persona giusta al posto giusto. Possiamo guardare con fiducia al futuro. Voglio ringraziare tutti i parlamentari di Liberi e Uguali. Il nostro governo è più forte, è del tutto evidente che oggi siamo nelle condizioni di avere maggiori stabilità. Mattarella è garanzia sul piano nazionale e internazionale”, ha sottolineato.

