Raffica di aumenti per il “Salva Taormina” - QdS

Raffica di aumenti per il “Salva Taormina”

Raffica di aumenti per il “Salva Taormina”

mercoledì 09 Agosto 2023


Via libera a una serie di misure relative a tasse, canoni, concessioni e tariffe legate ai servizi comunali. L’obiettivo è scongiurare il pericolo di un nuovo dissesto finanziario per il Comune

TAORMINA (ME) – Aumentare tasse, canoni, concessioni e tutte le tariffe collegate ai servizi comunali per evitare un nuovo dissesto finanziario. È questa la motivazione che ha spinto l’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca a portare in Consiglio comunale– e poi approvare nella seduta del 31 luglio – una serie di misure definite “Salva Taormina”, volte a non ripetere gli errori del passato che avevano portato due anni fa lo stesso Comune a dichiarare default, per debiti fuori bilancio da 18 milioni e mezzo di euro, ma anche per appianare un ulteriore buco da 5 milioni che secondo il primo cittadino avrebbe accumulato soltanto nell’ultimo anno la passata Amministrazione.

Quasi tutto raddoppiato quindi, per residenti e soprattutto visitatori, perché da questo momento in poi, chi deciderà per esempio di sposarsi a Taormina, con rito civile s’intende, dovrà sborsare 1.600 euro di canone municipale, raddoppiato rispetto ali 800 euro precedenti. Duecento euro solo per i residenti. Una scelta “illogica e demenziale”, l’ha definita l’ex sindaco e capogruppo di opposizione, Mario Bolognari, che ha ricordato come siano circa ottanta i matrimoni civili di stranieri ogni anno a Taormina, che tra invitati e servizi annessi muovono un notevole indotto tra alberghi, bar e ristoranti. “Sposarsi a Taormina non è la stessa cosa che sposarsi a Fiumedinisi”, ha ironicamente replicato De Luca, citando il proprio paese di origine.

E con questo stesso spirito, Palazzo dei Giurati ha approvato tutta una serie di altre misure al rialzo, riguardanti tariffe e abbonamenti dei parcheggi, biglietto della funivia, canoni pubblicitari e di affissione, concessioni in affitto di siti comunali e cimiteriali, mensa scolastica, rette dell’asilo, diritti di segreteria e persino l’illuminazione votiva. Tutto contenuto in una maxi delibera, votata dalla maggioranza e sulla quale l’opposizione si è astenuta. Tutto in vigore a partire dal primo di agosto, a eccezione della tassa di soggiorno per i turisti, che ha subito anch’essa un aumento ma che andrà a regime dal primo di settembre. Colpite soprattutto case vacanze e affittacamere, che da 1 euro dovranno richiedere 3 euro per ospite; 2 euro anche per ostelli, case per ferie e campeggi; rincaro di 0,50 centesimi invece per le tariffe in vigore negli alberghi, ad eccezione per i cinque stelle dove è rimasta invariata la retta da 5 euro.

Dibattito accesso sui rincari riguardanti i parcheggi, quasi raddoppiati rispetto al passato. Un residente dovrà pagare per esempio 650 euro per un anno di abbonamento al Lumbi (invece di 450) e 580 euro al Porta Catania (invece di 350). Ai non residenti un abbonamento potrebbe arriverà a costare anche 1.620 euro. Sulle tariffe orarie sono stati applicati invece, dei sovraprezzi di 2 e 3 euro rispetto alle fasce precedenti. Allo stesso tempo è stato deciso di affidare anche la gestione del Parcheggio di Porta Pasquale all’Asm, fin ora gestito dalla Polizia locale, dove verranno applicate le stesse tariffe. Raddoppio infine anche per il biglietto della funivia, che passa da 3 a 6 euro su corsa singola, ad eccezione dei residenti, con rincari anche per gli abbonamenti settimanali e mensili. Aumento, quest’ultimo, che è stato deciso equiparando l’impianto ad altre funivie di località turistiche italiane e siciliane, come Erice, dove la corsa singola costa 6,50 euro. Con questa manovra, l’Azienda servizi municipalizzati conta di raddoppiare ovviamente i propri introiti annuali, preventivando incassi per circa 4 milioni e mezzo di euro.

Allo stesso tempo infine, il sindaco De Luca, ha avviato anche la prima vera azione di verifica sul territorio riguardante concessioni e pagamenti del suolo pubblico. “A oggi risultano in regola con i pagamenti soltanto 150 attività su 500 circa”, ha detto, sottolineando come Taormina abbia tariffe tra le più basse d’Italia (in media 1.500 euro l’anno). “Invito gli evasori a regolarizzarsi in tempo – ha detto il primo cittadino – inutile poi maledire il sindaco”.

Massimo Mobilia

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