Raffineria di Milazzo risorsa fondamentale per il territorio - QdS

Raffineria di Milazzo risorsa fondamentale per il territorio

Raffineria di Milazzo risorsa fondamentale per il territorio

venerdì 29 Maggio 2020

Vertice tra rappresentanti della Ram e sindacati sul futuro del polo produttivo. Confermata l'importanza strategica del sito nonostante le difficoltà legate alla crisi economica

“La Raffineria di Milazzo rimane un impianto strategico per
gli azionisti. Siamo convinti che i vincoli imposti dal Piano regionale di tutela
della Qualità dell’aria saranno superati”. A sostenerlo gli amministratori delegati
della Raffineria in rappresentanza dei due soci della società, Eni e Q8 durante
l’incontro odierno in Sicindustria con i sindacati.

Nonostante un periodo storico difficilissimo, forse come mai
prima, con una situazione sanitaria per via dell’emergenza Covid-19 ancora
molto complicata, un crollo repentino dei consumi e una forte contrazione,
ormai da alcuni mesi, dei margini di raffinazione in tutta Europa, gli
azionisti Eni e Q8 confermano che la Raffineria di Milazzo continua a essere un
sito produttivo strategico. Ma il periodo richiede un’assunzione di
responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti. Il mondo è cambiato, il
settore della raffinazione è cambiato ed è necessario mettere in campo, oggi,
azioni correttive per resistere ed essere pronti nel prossimo futuro a cogliere
tutte le opportunità del mercato, nell’interesse di tutti gli attori coinvolti:
Ram, imprese operanti nell’indotto, dipendenti diretti e dipendenti
dell’indotto. In questo contesto, si aggiunge il Piano regionale di tutela
della Qualità dell’aria che, imponendo alle raffinerie siciliane limiti
emissivi irraggiungibili e senza fondamento tecnico, mette a rischio il futuro
dell’azienda.

Al vertice hanno preso anche le aziende operanti
nell’indotto e i segreterai confederali territoriali di Cgil, Cisl e Uil, con i
segretari delle rispettive categorie.

In apertura, il direttore generale della Ram, Luca Amoruso,
ha ribadito le difficoltà operative relative all’attuale emergenza sanitaria.
“In questi mesi – ha evidenziato – la Ram e le ditte operanti all’interno del
sito hanno dovuto conciliare le esigenze di lavoro con le disposizioni
governative, che hanno imposto un contingentamento delle presenze, per
permettere la continuità operativa del nostro servizio essenziale di produzione
carburanti. Permettetemi di dire che le misure messe da noi in atto sono state
immediate ed efficaci”.

In più, hanno aggiunto gli amministratori delegati, il
crollo dei consumi ha determinato pesanti ripercussioni per il settore della
raffinazione che sommato ad una contrazione dei margini di raffinazione in
Europa, ha costretto tutte le raffinerie, compresa la Ram, a fermare alcune
unità produttive.  In tale contesto, è
stata avviata una revisione dei processi e degli investimenti che, purtuttavia,
prevedono un esborso di 45 milioni di euro, per la maggior parte legati ad
interventi ambientali richiesti dall’Aia rilasciata nel 2018 e che ora, dopo
meno di due anni, è di nuovo in discussione per via del Piano Aria della
Regione Sicilia. Anche a causa dell’emergenza Covid, la Ram ha inoltro dovuto
posticipare al 2021 la fermata programmata di manutenzione.

Nel corso dell’incontro, le parti hanno condiviso che le
ditte appaltatrici assicureranno una rotazione del personale oltre a un
utilizzo distribuito ed equo degli ammortizzatori sociali straordinari
disponibili. Ram, aziende dell’indotto e sindacati hanno infine convenuto di
incontrarsi periodicamente per gli aggiornamenti del caso con il comune
obiettivo di permettere alla Raffineria di Milazzo di continuare a essere
considerata una risorsa imprescindibile per il territorio.

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