Ha preso il via il progetto “Lambda”: nuovi sportelli di prevenzione e contrasto alle violenze legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere gestiti da operatori formati ad hoc
RAGUSA – Ha preso il via il progetto Lambda nei Comuni di Ragusa e Canicattini Bagni con gli sportelli di prevenzione e contrasto alla violenza legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere, consegnati gli attestati di formazione ai volontari, ultimato il percorso di formazione previsto, curato dai docenti Giuseppe Burgio, Claudio Cappotto e Cirus Rinaldi, è stato attivato il Progetto Lambda, sportello di prevenzione e contrasto alla violenza legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere, finanziato dal dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ideato e promosso da Agedo Ragusa e dall’Associazione Culturale Dahlia di Palazzolo Acreide con la collaborazione dei Comuni di Ragusa (capofila) e di Canicattini Bagni.
Nei giorni scorsi, in mattinata presso il Palazzo Municipale di Ragusa e nel pomeriggio presso il Comune di Canicattini Bagni, i sindaci Giuseppe Cassì e Paolo Amenta, insieme alle assessore alle Pari Opportunità Eugenia Spata e Marilena Miceli, hanno consegnato gli attestati conseguiti dai tredici volontari. Presenti anche Elvira Adamo e Natya Migliori, referenti delle associazioni Agedo Ragusa e Dahlia, che coordinano il progetto e Giorgia Rubera, attivista Lgbtq+, consulente ed esperta del sindaco Amenta per quanto riguarda le tematiche relative ai diritti e alle discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere.
“Completata la formazione – ha dichiarato il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì – la nostra città si prepara a ospitare uno dei due centri previsti dal progetto; un luogo che servirà a offrire sostegno a 360° ma anche a prevenire, aprendosi alle famiglie e al territorio. Tra gli obiettivi, infatti, c’è anche quello di “scattare una fotografia” reale delle tematiche affrontate, avendo una percezione oggettiva di come e quanto la violenza, fisica e non solo, legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere, si annidi anche a Ragusa”.
“Canicattini Bagni è una città aperta, paritaria ed accogliente – hanno sottolineato il sindaco Paolo Amenta e l’assessore Marilena Miceli – che non lascia indietro nessuna persona in tema di diritti e combatte il diffondersi della cultura dell’esclusione e della discriminazione, in particolare per quanto riguarda l’orientamento sessuale e l’identità di genere. Con l’attivazione dello sportello e il supporto delle professionalità e delle Associazioni che operano nel territorio, potremo così garantire a quanti vivono in condizioni di vulnerabilità tutte le tutele e il sostegno necessario”.
Sono dunque tredici i volontari che hanno partecipato al corso di formazione (otto a Canicattini Bagni e cinque a Ragusa) e che saranno impegnati nei due sportelli aperti nei Comuni di Ragusa e Canicattini Bagni.
“Attraverso un periodo formativo altamente specializzante ed una verifica finale – ha aggiunto la responsabile della formazione Elvira Adamo, professional counselor e vicepresidente Agedo Ragusa – abbiamo formato tredici volontarie e volontari all’accoglienza e all’ascolto attivo delle persone che si rivolgeranno allo sportello. Una preparazione fondamentale per poter accogliere ed aiutare nella maniera più efficace ed opportuna chi ci chiederà supporto e per poter adeguatamente affrontare, con gli strumenti giusti, anche i casi più delicati. Sono molto orgogliosa dei risultati raggiunti e della qualità del servizio che potremo offrire”.
Il Progetto Lambda metterà in campo azioni di prevenzione e interventi che andranno dall’ascolto attivo alle consulenze specialistiche in ambito legale, psicologico, sociale, medico, educativo e di ricerca del lavoro, coprendo tutte le possibili esigenze dell’utenza.
“A disposizione degli utenti – ha concluso Natya Migliori, docente e presidente dell’Associazione culturale Dahlia – abbiamo professionisti e professioniste di grande competenza ed esperienza, ma sarà fondamentale il lavoro di prima accoglienza del frontoffice. Queste ragazze e questi ragazzi hanno messo e metteranno il loro tempo e il cuore a disposizione di chi si rivolgerà agli sportelli e meritano il nostro sentito ringraziamento e il nostro plauso”.