Ragusa, dispersione scolastica, un protocollo in Prefettura - QdS

Ragusa, dispersione scolastica, un protocollo in Prefettura

Stefania Zaccaria

Ragusa, dispersione scolastica, un protocollo in Prefettura

martedì 09 Maggio 2023

Durante l’incontro sono stati mostrati i dati relativi al fenomeno: la maggiore incidenza è nelle aree che insistono sulla “fascia trasformata” dove minori stranieri vivono in condizioni di abbandono

RAGUSA – Prevenire la dispersione scolastica e la devianza giovanile e assicurare la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minorenni o dei giovani adulti destinatari di provvedimenti giudiziari civili e penali.

È questo l’obiettivo di un protocollo d’intesa sottoscritto qualche giorno fa presso la prefettura di Ragusa: se opportunamente attivato e efficacemente utilizzato potrà costituire uno strumento fondamentale di prevenzione per monitorare i dati sulla dispersione scolastica e promuovere iniziative di prevenzione e contrasto, così come potrà essere utilizzato per intercettare situazioni di devianza minorile, sospendendo ogni forma di contribuzione statale quale il reddito di cittadinanza.

Per far questo, il prefetto ha auspicato un impegno assiduo non solo della Prefettura ma degli aderenti deputati alle relative attività di verifica, segnatamente i servizi sociali dei comuni e le istituzioni scolastiche, in modo da far emergere il fenomeno e ridurne auspicabilmente gli effetti.

Come è stato rilevato durante l’incontro, i dati relativi all’evasione dell’obbligo scolastico nella provincia di Ragusa evidenziano come alcune aree del territorio vedano un’incidenza significativamente maggiore del fenomeno: ciò avviene soprattutto nelle aree che gravitano sulla cosiddetta “fascia trasformata” dove i minori, appartenenti a nuclei stranieri che alloggiano in contesti di assoluto degrado, vivono in condizioni di abbandono e sono pressoché ‘invisibili’ per l’anagrafe e, di conseguenza, per le istituzioni scolastiche.

“Sebbene qualche segnale positivo si registri – hanno riferito dalla Prefettura durante la presentazione – molto è ancora da fare ed i meccanismi di penalizzazione previsti dal Protocollo che colpiscono le famiglie che disattendono l’obbligo di istruzione dei figli, privandoli, quando se ne verificano tutte le condizioni, delle provvidenze sociali, ivi incluso il reddito di cittadinanza, grazie ai meccanismi, previsti nel documento che raccordano i dati tra comuni, scuola e Inps, possono concretare un valido deterrente a comportamenti spregiudicati e lassisti”.

Il protocollo, che rappresenta una novità per questo territorio e chiude il cerchio della competenza distrettuale del tribunale per i minorenni di Catania, è stato sottoscritto dal prefetto Giuseppe Ranieri, dal presidente del Tribunale per i minorenni di Catania, dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania, dal presidente del Tribunale di Ragusa, dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dai sindaci dei comuni della provincia e dal commissario straordinario del comune di Modica, dal commissario del Libero consorzio comunale di Ragusa, dal direttore provinciale dell’Inps di Ragusa e dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Ragusa, insieme ai vertici delle locali Forze di Polizia.

Oltre alla sottoscrizione del protocollo è stato anche istituito un Osservatorio provinciale per la verifica sull’attuazione del medesimo protocollo, insediato presso la Prefettura.

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